08-05-2020 ore 12:55 | Rubriche - Medicina e salute
di Claudia Cerioli

Asst Crema. Neuropsichiatria, monitoraggio e presa in carico, il punto col direttore Sala

Con l’allentarsi dell’emergenza, l’ospedale Maggiore di Crema sta tornando alla normalità. Col direttore socio sanitario Pier Mauro Sala affrontiamo il prossimo futuro del servizio di neuro psichiatria infantile e dell’adolescenza, il monitoraggio dei pazienti dimessi e la presa in carico a domicilio: “A breve apriremo la sede di via Sinigaglia. Per la fine del mese di maggio i lavori saranno ultimati. Per i servizi di neurospsichiatria infantile saranno a disposizione due sedi: una in via Meneghezzi e una in via Sinigaglia. Ora serve decidere in quale struttura mettere la diagnostica e in quale la terapia. Sarà comunque un’organizzazione transitoria perché, in seguito, entrambi i servizi confluiranno in un’unica sede”. Teniamo presente che la neuropsichiatria ospedaliera gestisce una lista di circa 200 bambini e cerchiamo di smaltire la diagnostica il prima possibile. Prima dell’emergenza Covid, la Npi è stata ospitata in ospedale per consentire i lavori in via Sinigaglia. In seguito l’abbiamo spostata negli ambulatori della libera professione vuoti e successivamente in via Meneghezzi. In questi mesi di lockdown i pazienti non sono stati lasciati soli. È stata programmata tanta attività in video conferenza e comunque le urgenze sono state tutte gestite”.

 

Monitoraggio dei dimessi

“Sul monitoraggio dei pazienti dimessi, ci siamo organizzati in modo da seguire tutti i pazienti, valutandone la situazione giorno per giorno (febbre, farmaci) e individuando anche determinati bisogni, come la consulenza psicologica, per esempio. Nei casi in cui tutta la famiglia fosse risultata positiva al Covid, ci siamo organizzati, con le varie amministrazioni comunali, per individuare strutture dove le persone potessero vivere la quarantena senza rischi. Fortunatamente dal Pronto soccorso ora si registra solo qualche caso al giorno. Ricordiamo che nei reparti, in questi due mesi, sono state ricoverate 1200 persone, di cui 98 risultano ancora in ospedale. A domicilio stiamo seguendo 350 persone provenienti dal territorio cremasco e non solo, di cui 200 completamente guariti e 150 ancora in carico”.

 

Accessi in ospedale limitati

Nella Fase due è assolutamente necessario non abbassare la guardia. Anche in ospedale, gli accessi saranno riaperti, ma in modo graduale e con i dovuti accorgimenti. Saranno limitati e controllati. “Per il futuro, soprattutto in vista dell’estate, è necessario seguire le indicazioni dei sanitari, in quanto, fino ad ora, è stato dimostrato che le misure di prevenzione adottate (mascherine, distanziamento, pulizia frequente delle mani) hanno funzionato. Detto questo – conclude Sala - è bene evidenziare l’importanza di sanificare bene gli ambienti di lavoro e di comunicare subito al medico eventuali sintomi che possono ricondurre al coronavirus”.

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