Le note di God's great dance floor in sottofondo, movimenti armonici, un nastro rosso che spunta, la caduta e la rinascita grazie ad un fiore donato. Gli studenti del liceo classico, scientifico e linguistico Racchetti Da Vinci di Crema, diretto da Claudio Venturelli, si sono presentati così alla città in occasione della Giornata internazionale della donna. Volevano lanciare un messaggio forte e chiaro, insieme ai giocatori della Pallacanestro Crema: “vogliamo focalizzare la vostra attenzione sulla concreta possibilità che uomo e donna possano completarsi nel pieno riconoscimento e nella valorizzazione reciproca delle rispettive prerogative” ha detto Emma Venturi davanti ad una piazza gremita. L'attività è stata pensata nell'ambito della commissione A scuola contro la violenza sulle donne, coordinata dalla docente Sara Locatelli con la collaborazione delle colleghe Rita Ines Bertoni, Barbara Esposito e Wendy Dorothy Hall.
Contro ogni discriminazione
Ogni studente si è fatto aiutare dall'arte: danza, canto, letture. Dall'8 marzo di Tecla alle parole di Oriana Fallaci, passando per quelle di Charlotte Bronte e Virginia Woolf e degli autori spagnoli Josè de Espronceda e Gabriela Mistal. “Perchè l'arte – ci ha raccontato Selamawit Bolzoni - non lascia spazio a discriminazioni. Consente di esprimere le differenze, valorizzarle e capire che in fondo la sostanza di ciò che siamo ci rende simili. Per questo non dovrebbero esistere discriminazioni di genere”. Poi la conclusione sulle note di No es no, la canzone scritta, musicata e coreografata dagli studenti della 5 F dello scorso anno con la collaborazione di Francesco La Torre per “far riflettere sulla libertà di ogni donna”. “Di questa giornata, che non è una festa” ha concluso l'assessore alle pari opportunità Emanuela Nichetti “faremmo volentieri a meno. Ma ne potremo fare davvero a meno solo quando i diritti di tutte verranno garantiti. Quando si capirà concretamente che le donne hanno uno sguardo diverso sulla realtà e dare pari opportunità significa dare espressione a questo diverso sguardo sul mondo. Il pensiero oggi è per le donne ucraine. Grazie per questa giornata, a voi, ragazzi, e ai vostri insegnanti”.