La conoscenza della natura ci ha abituati a doverci districare tra: specie, sottospecie, genere, famiglia, ordine, classe e altre forme di apparentamenti tassonomici. Meno abituati, invece, a doverci sbrogliare tra i falsi e gli inganni biologici e morfologici, dei diversi gruppi di animali e vegetali che, indipendentemente dalla tassonomia, hanno abilmente sviluppato nell’intento di proteggersi e sopravvivere nel loro ambiente naturale. È il caso di questa pianta erbacea che si è conservata rinunciando alla strategia di difesa attiva per concentrarsi su quella dell’attrazione fatale; la forma la bellezza e delicatezza dei suoi fiori.
La più comune è anche la più piccola
Prima della fioritura, queste piante possono essere facilmente confuse con la pungente ortica comune (Urtica dioica), in realtà le erbe spontanee di lamium sono completamente innocue essendo prive di peluria urticante. La più comune è anche la più piccola, alta circa una decina di centimetri è il lamium purpureum i cui fiori appaiono già a fine febbraio colorando i prati, ancora privi di copertura vegetale con estese aree di un intenso rosa e violetto per diversi giorni. Altra specie molto comune e facilmente osservabile è la falsa ortica bianca: Lamium album più grande della purpureum alta fino ad una cinquantina di centimetri e dai grandi fiori bianchi che appaiono da aprile in poi; da non confondere con la falsa ortica gialla o lamium galeobdolon che si differenzia solamente per il colore dei suoi fiori di un giallo pallido.
I Navigli di Romanengo e Soncino
Altra specie di lamium è la falsa ortica macchiata ovvero il lamium maculatum anch’essa di vasta distribuzione euroasiatica e comune in gran parte delle regioni Italiane. Fiorisce da fine marzo fino alla fine dell’estate con colori variabili dal rosa al viola di grande effetto cromatico. Abbastanza facile riscontrarla in luoghi ombrosi e nel sottobosco umido di un’area marginale dei fiumi lombardi Adda e Serio compresi. Ma la regina dei falsari è certamente la falsa ortica maggiore o lamium orvala. Meno comune di tutte le altre specie poiché la si trova esclusivamente nelle regioni del nord est dalla Lombardia al Friuli, Liguria ed Emilia Romagna comprese. Rarissima anche in Lombardia e quasi puntiforme in provincia di Cremona. Una presenza significativa ma forse unica per il cremasco, dove cresce spontanea ai primi di aprile nel sottobosco e negli incolti marginali dei Navigli di Romanengo e Soncino al confine con il comune di Fontanella.
Dimensioni e colori unici
Questo lamium è di una bellezza sorprendente dai grandi fiori rosati e dalle forme complesse simili a finissimi origami, paragonabile alla più affascinante delle orchidee mediterranee. Pianta erbacea perenne può raggiunge anche i settanta centimetri di altezza, dalle foglie fortemente seghettate è quella più somigliante all’ortica comune, ma forme dimensione e colori dei suoi fiori sono unici. Forse durante l’era evolutiva, queste specie hanno riposto molta fiducia nell’uomo dal quale si aspettavano tanta riconoscenza al punto di rinunciare a qualsiasi forma di autodifesa e mostrarsi in tutto il loro splendore per affascinare e regalare bellezza.