06-09-2017 ore 18:18 | Rubriche - Fatto di ambiente
di Alvaro Dellera

L’ecologia degli arbusti. Fusaggini, Rosa selvatica e Crespino nel territorio Cremasco

In questa rubrica spesso li abbiamo citati senza mai approfondire la loro conoscenza. Fusaggine, Rosa selvatica e Crespino (immagine sotto) sono arbusti molto diversi tra loro tuttavia mantengono la caratteristica comune di fiorire nello stesso periodo da aprile a maggio, di preferire lo stesso tipo di terreno sul quale crescere, di produrre frutti, bacche o drupe, non commestibili e di gradire la stessa esposizione solare. Specie arbustive rustiche, medio piccole, non molto frequenti dalle nostre parti. Portamento gentile non invasivo e dalla curiosa fioritura e fruttificazione, forse non da tutti sufficientemente conosciuti.


I nomi dialettali cremaschi

Curiosi sono anche i nomi dialettali, la rosa selvatica o rosa canina, nel Cremasco, è conosciuta come Rosa da séda (siepe). I frutti racchiusi dentro una drupa ellittica rosso arancio a maturazione completata sono detti Gratacül, poiché se ingeriti, a causa della loro leggera tossicità, provocano una irritazione intestinale poco gradevole. La Fusaggine, per effetto della forma dei frutti, che ricordano il tricorno (copricapo ecclesiale un po’ demodè) , dal colore rosa intenso, è detta appunto Berèta dal pret o Capél dal pret. Mentre il Crespino è detto Curài (corallo) dai fitti rami spinosi e fiori gialli. I frutti, riuniti in grappolo, sono composti da piccole bacche bislunghe rosso vivo, sono il vero motivo del termine dialettale. Pur avendo comuni caratteristiche vegetative, questi arbusti difficilmente si trovano in formazioni boschive se non dentro ripristini ambientali e mitigazioni stradali.


Aree naturali e sottobosco

La loro sporadica presenza in natura è dovuta a cause per lo più legate alla mancanza di aree naturali a sottobosco. Le troviamo più facilmente anche in aree protette e in prossimità di cave soggette al recupero naturalistico. Sono talmente belli e dalle fioriture coloratissime da impreziosire anche un piccolo giardino. Sono molto protettivi e danno cibo e riparo a diverse specie di uccelli. In particolare uno, il canapino comune, (Hippolais poliglotta) piccolissimo passeriforme migratore estivante dai colori giallo e bruno verdi pastello.

 

Corridoi ecologici

Abitualmente frequenta la rosa canina e le robinie e con grande abilità evita di posare le proprie zampe sulle irte spine. È sempre alla ricerca di piccoli ragni e vari insetti da gustare. Tutti questi arbusti si trovano in aree naturali miste, ai margini dei boschi di latifoglie e dentro le radure, nelle golene e su terreni poco fertili. Hanno un’importanza ecologica notevole sia per la fauna, quando formano corridoi ecologici, sia per il mantenimento dell’umidità del substrato sul quale crescono e nel quale si sviluppano e vivono decine di microrganismi e insetti che costituiscono un primo ed importante anello di cui si compone l’intera catena alimentare.

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