06-07-2015 ore 11:27 | Rubriche - Musica
di Afterglow

Tangerine Dream. Dal krautrock alla kosmische musik alla scuola di Berlino

I Tangerine Dream sono considerati i massimi esponenti della kosmische musik (musica cosmica), neologismo creato dal giornalista musicale Rolf-Ulrich Kaiser per definire la new wave creata da Christopher Franke e Thomas Kessler, originata dalla Scuola di Berlino negli anni ’70 e inizialmente chiamata dagli inglesi col dispregiativo krautrock. La Scuola di Berlino che ha influenzato tutta la musica moderna, utilizza sintetizzatori e sequencer e si ispira alla musica ambient (Robert Fripp, Brian Eno), al rock progressivo (King Crimson, Pink Floid), alla musica sperimentale (Edgard Varèse, Henry Cowell), alla corrente minimalista (Steve Reich, Terry Riley), alla tecnica compositiva aleatoria (John Cage, André Boucourechliev, Karlheinz Stockhausen).

 

L'influenza classica

Con il loro sound, palesemente influenzato dai classici (Bach, Beethoven, Mozart, Ravel, Ligeti, Corelli), i Tangerine Dream hanno rivoluzionato per sempre la musica elettronica e aperto la strada al synth-pop degli anni ‘80, anticipando la stagione della new age. Il fondatore dei Tangerine Dream è Edgar Froese, lituano originario di Tilsit, che arriva a Berlino Ovest negli anni ‘60 per studiare all'Accademia di Belle Arti pittura e scultura. Nel 1965 forma un gruppo, The Ones, che suona classici rock e rhythm & blues e, durante un tour in Spagna, è invitato a esibirsi ad una festa di Salvador Dalì. L'incontro con l’artista surreale e simbolico, influenza moltissimo Froese che, affascinato anche dalla tecnologia, inizia a modificare personalmente gli strumenti e a registrare le nuove sonorità ottenute per riutilizzarle mixate in nuovi lavori: un precursore della tecnica del tape loop e della tecnologia del sequencer. Nel 1967 Froese forma il gruppo Tangerine Dream (Sogno del mandarino) che nel tempo cambia vari componenti e dal 1971 comprende Christopher Franke (sintetizzatori, tastiere, batteria) e Peter Baumann (sintetizzatori e organo).

 

Mellotron e moog

Sesto album del gruppo tedesco, Rubycon riscuote grande successo e rimane per 14 settimane 12esimo nella classifica inglese degli album più venduti. Il long playing è composto da due suite con sonorità astratte, intense ed espressive, intitolate rispettivamente Part One e Part Two. Il lato A (Part One), ha un avvio lento, una melodia rilassante e suggestiva con monodici suoni di moog e sibilanti note di mellotron, poi diventa via via più veloce, con un ritmo inquietante e ossessivo che termina svanendo come un sogno. Il lato B (Part Two) si apre con il sibilo del vento e sonorità thriller, in omaggio a György Ligeti (autore della colonna sonora di Shining) e alla sua ricerca dell’entità sonora della parola (che perde la sua funzione referenziale), prosegue con un omaggio di Baumann a John Cage realizzato con un pianoforte preparato, suoni extra-sensoriali, fruscii e stridii psichedelici delle tastiere di Chris Franke, fino alla dissolvenza finale nell’infinito. Grazie al denaro ottenuto dal ricavato delle vendite dei due ultimi album (Atem 1973, Phaedra 1974), i Tangerine Dream possono espandere ulteriormente la loro strumentazione elettronica per il tour promozionale dell'album Rubycon. Fra le apparecchiature acquistate vi sono il Portabella EMS Synthi-A, versione portatile a valigetta del VCS3, nuovi organi elettrici Farfisa, tastiere elettroniche Elka, Minimoog e altre apparecchiature modulari.

 

Curiosità

Il 13 dicembre del 1974 i Tangerine Dream tengono un concerto di musica elettronica improvvisata nella Cattedrale di Reims (Francia) con il supporto della magnifica voce di Nico. L’intento è quello di suscitare nel pubblico emozioni tali da condurli alla meditazione ma il sound non viene compreso, anzi suscita reazioni sfrenate più coerenti con l’esibizione live di un gruppo metal. Il tutto per di più all'interno di un luogo sacro. La reazione esagitata dei fans induce il Papa Paolo VI a riconsacrare la chiesa di Reims e il Vaticano a indagare il cardinale della diocesi francese. La risonanza mediatica è altissima in tutto il mondo anche perché, da quella data, la Chiesa di Roma proibisce tassativamente esibizioni di musica di genere popolare in cattedrali o chiese. Di questo evento esistono due testimonianze: la registrazione live contenuta in un doppio CD, non ufficiale, pubblicato dalla Disc De Luxe Sarl nel 1992 (etichetta pirata lussemburghese) e la trasmissione radio, rimasterizzata, inserita nel Volume 30 della serie Tangerine Tree. Alcune foto a colori del concerto sono inserite nel book fotografico del BOX SET Tangerine Dream 70-80 (4 LP) pubblicato in Inghilterra dalla Virgin Records Ltd. e in Italia dalla Orizzonte Dischi Srl e una fotografia in bianco e nero, nel cofanetto pubblicato negli USA dalla Relativity Records nel 1985, intitolato "In The Beginning" (5 LP).

La chicca da collezione

Il titolo dell'album fa riferimento all’attraversamento del fiume Rubicone, avvenuto il 10 gennaio del 49 a.C. da Giulio Cesare e le sue truppe. Per la realizzazione del disco sono necessarie dodici ore di registrazione, tanto impegno e dedizione, per un totale di 35 minuti di musica: oggi basta un computer, qualche programmino ad hoc ed è fatta. Come segnalato da Marco Fullone,  giornalista musicale già DJ di Monte Carlo Night, direttore e musicdesigner di RMC2, chi ha la fortuna di avere questo disco possiede una chicca da collezione, perché la fabbrica incaricata di effettuare il pressing del vinile ha scambiato il master di Rubycon dei Tangerine Dream con Selling England By The Pound dei Genesis e viceversa: chissà se poi se ne sono accorti e hanno corretto il tiro.

 

Credit

Tangerine Dream: Rubycon. Registrato nel gennaio 1975 ai Manor Studios, Shipton On Cherwell in Oxfordshire, Inghilterra e pubblicato il 21 marzo 1975. Etichetta Virgin Records Ingegnere del suono: Mick Glossop - Assistente tecnico: Roland Paulick - Foto di copertina: Monique Froese. Tutte le tracce sono state composte da Froese, Baumann, Franke. Lato A: Rubycon Part One – 17:21; Lato B: Rubycon Part Two – 17:34. Componenti del gruppo: Edgar Froese – Mellotron, organo, chitarra, sintetizzatore VCS3, gong; Christopher Franke - Doppio sintetizzatore Moog, Electronic Music Studios Synthi-A, gong, organo elettrico Elka modificato, piano preparato; Peter Baumann – Organo elettrico, Electronic Music Studios Synthi-A, Voce trattata con Synthi-A, piano elettrico, piano preparato, ARP 2600

1938