05-08-2019 ore 12:43 | Rubriche - Animali
di Rebecca Ronchi

Il piano dettagliato del Parco del Serio per contenere il pesce siluro nei fiumi cremaschi

Per il contenimento del pesce siluro in territorio cremasco il Parco del Serio ha stanziato 12.587 euro. A livello regionale i fondi ammontano a 90 mila euro. Il contributo regionale è stato assegnato sulla base di uno specifico progetto, secondo il quale è particolarmente importante intervenire nel tratto cremasco: ovvero nei comuni di Crema, Madignano, Ripalta Cremasca, Ripalta Arpina, Ripalta Guerina e Montodine, dove è accertata la presenza del pesce siluro.

 

Silurus glanis

Il progetto dovrà concludersi entro il 30 novembre. La relazione dettagliata è disponibile cliccando qui. Lo scopo dell’iniziativa è di contenere la specie Silurus glanis, specie alloctona invasiva, predatrice ed estremamente dannosa per la conservazione dell’ittiofauna autoctona. In una nota stampa del Parco del Serio si sottolinea come “l’introduzione di specie alloctone invasive” sia considerata “la seconda causa di perdita di biodiversità a livello europeo con gravi conseguenze anche di tipo economico”.

 

Ecosistema da tutelare

Proseguendo quanto già effettuato nel 2018, verranno integrate le informazioni sulla “distribuzione e biomassa della specie nelle acque del fiume Serio” e verrà ridotta “la pressione esercitata dal siluro sulle popolazioni ittiche autoctone” con la possibilità del prelievo degli esemplari di piccole dimensioni. Per il presidente del Parco, Dimitri Donati, è importante che “tutti comprendano che la presenza del pesce siluro nei nostri fiumi provoca una banalizzazione della comunità ittica e quindi un danno concreto agli ecosistemi fluviali”.

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