05-06-2024 ore 19:49 | Rubriche - Fatto di ambiente
di Alvaro Dellera

Una femme fatale: la mantide religiosa. Dal cannibalismo nuziale alla nascita delle neanidi

La mantide religiosa, originaria dell’Africa e diffusasi rapidamente in Europa, è certamente un insetto vistoso e bizzarro, la cui postura delle zampe anteriori ricorda un atteggiamento di preghiera, dall’aspetto un po’ grottesco e dalla testa piccola e triangolare su di un corpo decisamente grande e massiccio. In Italia è presente un po’ ovunque, predilige ambienti soleggiati ricoperti di erbe e arbusti. Nella campagna cremasca, dove l’ambiente si presenta ben conservato così come negli orti e nei giardini cittadini, non è difficile imbattersi in questi innocui e utili insetti che a sorpresa mentre si passeggia fra un prato e l’altro, e quanto meno te lo aspetti, si aggrappano ai nostri abiti per un breve trasporto da un luogo all’altro del tutto gratuito.

 

La femme fatale

La femmina in particolare è conosciuta per essere letteralmente una femmina fatale. L’accoppiamento delle mantidi è infatti caratterizzato dal cannibalismo post-nuziale: la femmina, dopo essersi accoppiata divora il maschio iniziando a mangiarselo dalla testa. Questo comportamento è dovuto al bisogno di proteine, necessarie alla produzione di uova. Nonostante queste caratteristiche un poco inquietanti rimane un indicatore ambientale molto importante. La sua presenza e la sua dieta, fatta di moltissime specie di insetti, di cui molti sono parassiti di piante e ortaggi, è garanzia di un buon raccolto e di protezione e purezza dell’ambiente naturale. Ma un’altra particolarità di questo super bizzarro insetto è la modalità di riproduzione. 

 

Lo spettacolo della natura

La femmina, vedova del maschio che si è appena divorato, inizia a costruire con modalità stupefacenti un astuccio spugnoso molto resistente ed impermeabile: “ooteca”, simile per forma e colore ad una piccola noce dentro il quale depone una quantità di uova variabili da 80 a 200. Questa ooteca saldamente appesa a dei sottili rametti o sopra qualsivoglia supporto legnoso conserva gelosamente le uova dalla deposizione e per tutto il periodo invernale per poi schiudersi e liberare ad intervalli regolari le larve di neanidi di mantide nei mesi compresi fra maggio e giugno. Seppur piccolissime le neanidi, lunghe pochi millimetri, sono perfettamente identiche alle mantidi adulte la cui postura di preghiera è già ben visibile sin dai primi istanti di vita. Uno spettacolo della natura che non finisce mai di stupire per aspetti veramente unici e affascinanti che il mondo degli insetti sia pur durante la loro breve e fragile esistenza sa offrire. 

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