05-03-2021 ore 20:24 | Rubriche - Medicina e salute
di Sara Valle

Antonia, quasi 90 anni: 'mi sono vaccinata per dare una speranza ai più giovani'

“Il Covid è una guerra che pare senza fine”. La speranza oggi si chiama vaccino. “Ho accolto con favore questa opportunità per me, ma soprattutto per gli altri, per i giovani. Credo nella scienza. Anche se ad oggi non si vede via d'uscita, sono ottimista. Lo sono sempre stata”. Antonia Barboni ha 89 anni, “quasi 90 per l'esattezza”. Ha effettuato la prima somministrazione di vaccino anti Covid lo scorso 23 febbraio. “Devo fare il richiamo il prossimo 16 marzo. Mi sono trovata molto bene: l'organizzazione presso la struttura ospedaliera è stata ottima e ad oggi non ho avuto effetti collaterali”. Il momento è stato cristallizzato in uno scatto. Anche le motivazioni sono chiare: “io ho vissuto la mia vita, ho quasi 90 anni, ogni giorno è un regalo da accogliere con il sorriso. Ma i ragazzi no, loro hanno una vita davanti, devono poter vivere tutte le opportunità (vaccino compreso), consapevoli che la loro vita non sarà più come prima. Che loro non saranno più come prima. Lo dico sempre anche ai miei nipoti e pronipoti, ma non so se mi ascoltano”.

 

Una nuova guerra

Voce squillante e colma di entusiasmo, Antonia parla ai ragazzi, rivolgendo alcune raccomandazioni: “cerco di spiegare loro l'importanza di rispettare le regole e di adottare tutte le cautele possibili. Certo, costa fatica e sacrificio, ma è importante”. Racconta spesso anche della guerra: “ero giovane, l'ho vissuta con leggerezza, ma ne ho un ricordo vivo. Io e la mia famiglia siamo stati sfollati, ci siamo rifugiati in campagna. All'epoca, nonostante la paura, vi erano dei posti sicuri. Oggi no, oggi questa guerra, questo virus, colpisce tutti, indistintamente, in ogni dove”. Per questo bisogna “essere cauti”, anche in una città piccola come Crema, densa di tradizioni: “la passeggiata in centro resta un piacere, lo si vede anche oggi, ma non si deve peccare di superficialità”. La posta in gioco è troppo alta.

 

Una scelta consapevole

“Nonostante tutto non ho mai perso la vivacità. Ho un carattere forte e positivo, penso questo mi abbia aiutato. Durante il lockdown non ho avuto paura: sono sempre stata attiva nonostante l'isolamento. Uscivo solo in caso di necessità e leggevo molto. Poi appena hanno riaperto sono andata al mare”. Ora attende la seconda dose di vaccino, “il timore o i dubbi in tal senso non mi hanno sfiorato: è stata una scelta consapevole”. Per il domani di tutti.

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