Ricengo ha commemorato la festa dell’unità nazionale e delle forze armate con una cerimonia a suffragio dei caduti di tutte le guerre. Il corteo, partecipato dai labari delle associazioni combattentistiche e dall’amministrazione comunale con il sindaco Feruccio Romanenghi, dopo l’eucarestia, si è portato davanti al municipio, dove sono affisse le lapide commemorative.
Lettera dal fronte
Al cospetto del picchetto d'onore, dei rappresentanti dell'Anpi di Crema, dell’associazione Marinai e della cittadinanza, il sindaco Romanenghi ha tenuto un breve discorso tratto da uno stralcio di una lettera di un giovane al fronte nella prima guerra mondiale. Parole forti che hanno evidenziato la durezza e la ferocia della guerra ieri come oggi. Al termine come consuetudine è stata letta la preghiera del soldato e a seguire il parroco don Giambattista Strada ha benedetto le lapidi, accompagnato dalle note del "Silenzio".