03-05-2021 ore 20:35 | Rubriche - Costume e società
di Andrea Galvani

Crema. Don Mario Piantelli: ‘La pandemia ha ravvivato il gusto, il piacere dell'esistenza’

“La vita della comunità, in questo periodo di pandemia, ha ravvivato il gusto di vivere”. Il primo di tre servizi dedicati a luoghi di fragilità e straordinaria capacità di resilienza della nostra città si apre con le parole di don Mario Piantelli. Lo scorso anno il gruppo Handy di san Giacomo (che coinvolge oltre 100 persone), “ha dovuto sospendere radicalmente l’attività”. Ci sono stati momenti molto duri, superati insieme: “Ragazzi e famiglie hanno temuto che tutto quello che era stato creato negli anni scorsi diventasse polvere, da buttare”. Non sono mancate le critiche alla chiesa, in una fase in cui molte attività erano costrette a chiudere: se alcuni hanno abbandonato la partecipazione alla liturgia, “molti hanno rafforzato la capacità di vivere il tempo della difficoltà come momento di condivisione della sofferenza”.

 

Il gusto dell’esistenza

Fino a settembre dello scorso anno, per 25 anni, don Mario è stato direttore del Cuore di Crema, la comunità terapeutica per persone con problemi di dipendenza. Le regole di precauzione sanitarie sono state rispettate in maniera rigorosa. Ad oggi tutti hanno ricevuto anche la seconda dose del vaccino. Il sacerdote cremasco ha affrontato in prima persona il Covid, mantenendo pressoché intatta la forza della sua missione. Il Covid non è sconfitto. Ha duramente colpito Crema e il cremasco. Le perdite son state moltissime. Le ferite non del tutto rimarginate. Servirà tempo. Eppure, spiega con dolcezza don Mario, ha “ravvivato il gusto dell’esistenza”, della vicinanza. Ciò che abbiamo tutti imparato? “A non far sentire sole le persone”.

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