02-11-2022 ore 10:58 | Rubriche - Medicina e salute
di Claudia Cerioli

L'Ats raccomanda il vaccino contro l'influenza, dai medici di base, hub ospedalieri e farmacie

È attiva l’offerta della vaccinazione antinfluenzale per la stagione 2022/2023. Insieme alle consuete misure igienico-sanitarie, è lo strumento più efficace e sicuro per prevenire l'influenza stagionale. Viene offerta attivamente e gratuitamente alle persone che, per patologia o età, sono a maggior rischio di complicanze o appartengono alle categorie per le quali essa è indicata dal ministero della salute. “È opportuno ricordare - dichiara Silvana Cirincione, direttore sanitario di Ats della Val Padana – che entrambi i virus influenzale e Covid hanno in comune la sintomatologia respiratoria e la modalità di trasmissione. La somministrazione combinata dei vaccini ha ridotto del 30-40 per cento il rischio di ricovero per Covid-19 e decesso per tutte le cause.” I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta (PLS) di Ats Val Padana sottolineano gli indiscutibili benefici per la salute delle politiche vaccinali offerte in sanità pubblica. Per la provincia di Cremona ne hanno parlato Federico Bontardelli e Livio Pedroni.

 

L’impatto su clinica e costi

“L’influenza ha un importante impatto sulla clinica e sui costi sanitari: in ogni stagione invernale circa un soggetto ogni dieci si ammalerà di influenza. – afferma Bontardelli -. Il metodo principale di prevenzione è la vaccinazione. Ci sono particolari classi di soggetti alla quale deve essere offerta con maggiore attenzione: over 60, pazienti fragili, malati cronici (portatori di patologie cardiovascolari, respiratorie, diabete, obesità) e donne in gravidanza (in particolare secondo e terzo trimestre). Non vanno dimenticati anche i soggetti sani, ma che si prendono cura dei più fragili, come i sanitari e i caregiver, oltre ad altre categorie che possono entrare facilmente in contatto con il virus. 

 

Importante per i bambini

L’influenza solitamente non porta a complicanze, quelle possibili sono: sovrainfezioni batteriche, miocardite, malattie neuromuscolari e aggravamento di patologie croniche. Per le donne in gravidanze, il virus influenzale può determinare il parto prematuro, basso peso alla nascita del feto o addirittura all’aborto. Il vaccino è sicuro, con scarse controindicazioni”. “La vaccinazione in età pediatrica è indicata per tutti i bambini e i ragazzi, ma è particolarmente raccomandata tra i sei mesi e i sei anni perché è la fascia d’età più colpita e nella quale è possibile l’insorgenza di complicanze – dichiara Pedroni -. Sotto i sei mesi il vaccino risulta invece poco immunizzante e la protezione che darebbe sarebbe irrilevante. È raccomandata ovviamente a tutti i bambini con patologie croniche (come asma, immunodeficienza, diabete mellito, cardiopatie). La via di somministrazione è intramuscolare, ma è disponibile anche la formulazione spray nasale per la fascia dai sei mesi ai due anni.

 

La somministrazione

La vaccinazione antinfluenzale viene somministrata: dai medici di medicina generale e pediatri di libera Sselta che aderiscono alla campagna vaccinale, verificando direttamente con il proprio medico le modalità d’offerta; nei centri vaccinali delle Asst con prenotazione attraverso la piattaforma dedicata; nelle farmacie aderenti alla campagna vaccinale, prenotando sempre attraverso la piattaforma dedicata.

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