01-12-2024 ore 09:34 | Rubriche - Cremona
di Giulia Tosoni

Festival dei diritti. Un successo nella provincia di Cremona, sono stati 1.477 i partecipanti

Un successo di idee, progetti, speranze per il futuro, e anche di pubblico: sono stati 1.477 i cittadini che nella sola provincia di Cremona hanno partecipato ai 26 eventi organizzati sul territorio da 65 organizzazioni di volontariato ed enti nel corso dei dieci giorni di Festival dei diritti. L’edizione 2024, promossa da Csv Lombardia Sud Ets – Centro di servizio per il volontariato, ha attirato nelle quattro province di Cremona, Lodi, Mantova e Pavia un pubblico complessivo di 5.673 presenze per un totale di 97 eventi. Il Festival si è confermato come una preziosa e straordinaria occasione per dialogare su temi sociali e di interesse comune con volontari, istituzioni e cittadini, portando a conoscenza di tutti progetti inediti, percorsi virtuosi, esperienze, testimonianze e racconti di persone che ogni giorno lavorano col fine di rendere le nostre città più solidali e accoglienti per tutti.

 

Sinergia tra le associazioni territoriali

“La partecipazione del pubblico a gran parte degli eventi è stata buona– ha commentato Francesco Monterosso, coordinatore dell’area cultura del Csv - ciò che più ci rende soddisfatti è il fatto che il Festival abbia rappresentato un’importante occasione di collaborazione per molte associazioni del territorio. Questi momenti di confronto hanno permesso non solo di conoscersi meglio, ma anche di riflettere insieme su temi cruciali per la nostra comunità, portando alla ribalta relatori di grande interesse e qualità. Alcuni incontri hanno suscitato emozioni profonde, e siamo certi che queste esperienze sapranno generare nuove idee e progetti per il futuro, continuando a costruire una rete di attivazione civica e culturale sempre più solida e partecipata. Un ringraziamento particolare va a tutte le associazioni, ai relatori e al pubblico che, con il loro contributo, hanno reso il Festival un momento di crescita e dialogo condiviso”.

 

Verso la ‘Trama dei diritti’

Reso possibile da una community di organizzazioni non profit attive nelle quattro province, il Festival ha dimostrato la capacità del volontariato di testimoniare quanto realizzato e di essere anticipatore di ciò che ancora deve accadere. Lo ha fatto attraverso tavole rotonde, incontri, presentazioni di libri, proiezioni di film e documentari, mostre e performance, incrociando spesso nuovi linguaggi e formule pensate per intercettare cittadini sensibili o potenzialmente interessati ai temi trattati, tutti riconducibili all’Agenda 2023 dell’Onu. Un programma capace di collegare urgenze locali a grandi temi globali e destinato, in modo più episodico, a proseguire per tutto l’anno con gli eventi della Trama dei diritti.

 

Le comunità: attori protagonisti del Festival

“Il Festival dei diritti  e la Trama dei diritti – ha spiegato la presidente di Csv Lombardia Sud Ets, Maria Luisa Lunghi - rientrano a tutto tondo nella nuova visione che pone al centro dell’agenda dei Csv il tema della valorizzazione delle risorse economiche , culturali e umane per creare capitale sociale, per attivare le organizzazioni con l’obbiettivo non solo di sostenerne i bisogni ma per tutelare i diritti e far crescere le comunità in cui operano: in questo senso i Csv vogliono essere anche luoghi per parlare di vision, dove, ripartendo dai territori, le comunità possano diventare non più solo semplici destinatarie, ma protagoniste attive degli interventi che facciamo. In momenti di grande complessità, bisogna avere il coraggio di navigare in mare aperto, di dare una nuova cornice di senso agli interventi sociali e pensarsi capaci di essere attivatori di cambiamento: credo che il titolo scelto sia la testimonianza che la speranza di un nuovo umanesimo sia possibile”.

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