Il sodalizio tra l’associazione Popolare per il Territorio e l’ospedale di Crema è stata sancita da una targa di ringraziamento, affissa nell’atrio del monoblocco e da una importante donazione al reparto di urologia. La cerimonia è avvenuta martedì 1 aprile alla presenza del direttore generale di Asst Crema Alessandro Cominelli del presidente della Popolare per il territorio Giorgio Olmo con i vertici del Banco Popolare e dell’associazione, del sindaco di Crema Fabio Bergamaschi e dal presidente di area omogenea Gianni Rossoni. Il direttore dell’unità operativa di urologia Giuseppe Salinitri, in sala Polenghi, ha illustrato lo strumento per interventi mininvasivi dell’apparato urinario.
Un milione per il blocco operatorio
Del milione di euro destinato al blocco operatorio, uno degli investimenti più ingenti ha riguardato l’acquisto di una tecnologia laser per gestire in modo mini invasivo la chirurgia dell’apparato urinario. Un investimento da 280 mila euro che ha contribuito ad equiparare la struttura complessa di urologia di Asst Crema ai più moderni reparti delle strutture ospedaliere metropolitane. “L’acquisto del Laser al tullio porta ad un significativo miglioramento dell’offerta sanitaria della nostra struttura complessa. Il laser possiede un’ampia versatilità che si traduce nell’attivazione di diverse opzioni chirurgiche quali la frammentazione e la polverizzazione dei calcoli, l’enucleazione, l’ablazione e la vaporizzazione contemporanea della prostata nell’ipertrofia e l’asportazione di tumori delle alte e basse vie urinarie”.
Come si utilizza
“Solo lo scorso anni ci sono stati 800 accessi al Pronto Soccorso per colica renale. Di questi abbiamo trattato circa 190 pazienti. L’applicazione del laser al tullio ci consentirà di ottenere evidenti miglioramenti sia dal punto di vista clinico che dal punto di vista economico. Una maggiore precisione nell’incisione, oltre che a ridurre i tempi di procedura in sala operatoria, determina un’enucleazione completa dell’adenoma che consente di ottenere abbondante materiale per l’esame istologico e quindi una maggiore precisione nella diagnosi e nella cura. L’utilizzo del laser consente anche un minor sanguinamento post-operatorio e, quindi, una riduzione delle complicanze. Ciò significa minor tempo di degenza e una conseguente riduzione del costo dell’assistenza sanitaria. Il Laser al Tullio, infine, è anche un investimento sostenibile dal momento che consente una significativa riduzione del materiale di consumo e il possibile riutilizzo della fibra laser”.