31-12-2013 ore 17:51 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Intervista al sindaco Bonaldi: "Il mio obiettivo è fare sentire tutti i nostri concittadini parte di un destino collettivo"

Dai banchi dell'opposizione alla poltrona di sindaco, prima donna della storia di Crema, fino alla direzione nazionale del Partito Democratico. Gli ultimi due anni, uno e mezzo alla guida della città, sono decisamente da ricordare per il sindaco Stefania Bonaldi. E' possibile farne un rapido bilancio?
"Il bilancio personale è quello di un’opportunità unica di apprendimento, umano, amministrativo e politico. Un impegno che ammette poche distrazioni, faticoso, totalizzante, senza dubbio un’esperienza di quelle che allargano gli orizzonti. Oggi sperimento la soddisfazione di avere puntato su un gruppo di persone giovani motivate ed intraprendenti. Il loro rodaggio è finito da un pezzo e sono applicate a realizzare le azioni previste nel programma amministrativo con il quale ci siamo presentati agli elettori. Tutto questo in un momento di enorme complessità stiamo concludendo il sesto anno di una crisi che sociologi ed economisti definiscono la più grave e drammatica dell’ultimo secolo".

Il bilancio amministrativo di questi 18 mesi?
"E' molto incoraggiante. Abbiamo avviato la segreteria tecnica per il nuovo accordo di programma sugli Stalloni, per la riqualificazione dell’intero comparto. C’è il finanziamento di 350 mila euro, cui ne aggiungeremo altri 350 per gli interventi sulla sicurezza ciclopedonale. La ciclabile di Vergonzana è stata ultimata e quella di Offanengo è in dirittura d’arrivo. C’è il finanziamento di 64 mila euro sul distretto del commercio e quello di 47 mila euro sul Piano territoriale degli orari. Penso ai progetti di avvio di ambulatori socio sanitari nei quartieri, rivolti soprattutto agli anziani, sulla base della positiva esperienza pilota di Santo Stefano, ma anche alla imminente prospettiva di complessiva riorganizzazione del servizio sociale, con presenza delle assistenti sociali appunto nei quartieri insieme alle risorse localmente presenti, centri d’ascolto, Caritas, parrocchie, associazioni e terzo settore, attraverso un'azione di rete coordinata e sinergica".



Ha deciso di aprire una verifica di Giunta. Quali sono i punti di forza e in cosa potete migliorare?
"Monitorare i nostri obiettivi è una preoccupazione costante, ci serve a capire dove migliorare perché in gioco non vi sono i nostri destini individuali, ma quelli che ci sono stati consegnati attraverso il voto. Quelli passati erano i mesi delle premesse, non delle promesse e sono soddisfatta del buon lavoro, individuale e di squadra prodotto dalla giunta, nel contempo dobbiamo produrre ulteriori sforzi su alcuni temi, quali quello dell’innovazione e delle smart cities, quello del lavoro e quello del turismo, specie in vista di Expo 2015. Su lavoro e turismo scontiamo una debolezza strutturale, non disponendo in Comune di risorse propriamente dedicate, anche perché va evidenziato non sono deleghe e competenze strettamente comunali, competono infatti all’ente provinciale, ma data la situazione di grande difficoltà dobbiamo attrezzarci e investire su questi orizzonti".

Parliamo di economia e lavoro. Aziende partecipate: in concreto, nel 2014 cosa accadrà?
"Condurremo il percorso di ristrutturazione e semplificazione, secondo gli indirizzi approvati in larga misura dal consiglio comunale. Le varie partecipazioni societarie del comune di Crema saranno radunate sotto un’unica società, la Cremasca Servizi, partecipata al 100% dal Comune. Nello stesso tempo avvieremo una verifica sulla modalità di gestione di tutti i servizi facenti capo alla società SCS Servizi Locali - impianti sportivi tennis e piscina, parcometri, illuminazione pubblica e impianti semaforici, teleriscaldamento - con l’obiettivo di individuare la modalità di gestione migliori sul piano qualitativo ed economico, senza escludere la ricollocazione dei servizi o la loro esternalizzazione".

I lavoratori sono preoccupati. Devono?
"La tutela dei dipendenti ci vedrà impegnati, nel rispetto delle norme generali e contrattuali, anche decentrate. Faccio presente che il miglioramento dei servizi sul piano della loro efficienza e gestione, rappresenta una garanzia soprattutto per i dipendenti della società, sulla quale oggi pesano difficoltà di ordine finanziario non più oltre tollerabili. Naturalmente queste azioni saranno intraprese insieme ai sindaci del territorio, perché, lo ricordo, SCS Servizi Locali è partecipata al 35% dal Comune di Crema e per il 65% da Scrp, la patrimoniale dei 52 comuni del territorio, Crema inclusa".



La accusano di avere aumentato le tasse, di avere poco peso politico nel territorio e di 'tacere' per interesse il degrado e l'aumento della criminalità. Solo propaganda?
"Non vi è sindaco nel nostro Paese, quale che sia il suo colore politico, che non sia stato costretto a incrementare la tassazione locale. I drammatici tagli dei trasferimenti dello Stato centrale, costringono i primi cittadini a fare gli esattori per compensare questo deficit di risorse, senza potere offrire ai propri concittadini servizi aggiuntivi, ma per mantenere, a stento, ciò che c’è. L’impegno di questo anno è andato nella direzione di ricreare sul territorio un clima di collaborazione e fiducia reciproca che chi aveva amministrato Crema in precedenza aveva assolutamente compromesso. L’impulso dato anche alla società SCRP con un nuovo consiglio di amministrazione nominato con un percorso trasversale e partecipato così come il buon lavoro in seno al comitato ristretto dei sindaci sono fatti concreti, non opinioni. Col territorio non si è autoritari, semmai si è autorevoli, ma forse è un ragionamento troppo raffinato per la nostra opposizione, sgomenta nel constatare che da un anno e mezzo i processi sono governati, che esiste un’amministrazione dedita e competente. Questo è il metodo del discredito, l’unico che l’opposizione cremasca riesce ad esibire".

Capitolo criminalità
"Una delle tante realtà parallele inventate di sana pianta dalla modesta opposizione con cui facciamo i conti. I dati ufficiali della Prefettura e il confronto costante con la Questura smentiscono trend in crescita. Faccio presente che il contrasto alla criminalità e il tema della sicurezza sono titolarità delle Forze dell’Ordine e non dei primi cittadini. Per questo sono sbagliate le aspettative di coloro che si rivolgono al sindaco per ottenere azioni o piani per incrementare la sicurezza. Il sindaco, che nella nostra democrazia non svolge funzioni da sceriffo, può solamente rivolgere inviti e segnalazioni alle Forze dell'ordine, ma non può sostituirsi ad esse".

Molti i cambiamenti all'interno del Partito Democratico. I vertici cremaschi hanno sostenuto Cuperlo, lei Renzi. Sente di avere il nemico in casa?
"Guardi che noi siamo il partito democratico, le diversità e il metodo sono già nel marchio. Non siamo il partito socialista sovietico e nemmeno Forza Italia. Da noi si discute, talvolta animatamente, ma sempre con gusto. Ad esempio, in precedenza sono stata dalla parte di coloro che rappresentavano posizioni minoritarie nel partito, a Crema come a Roma, ma non ritengo di avere mai subito alcuna penalizzazione o alcuna rivalsa interna per questa ragione. Il problema della democrazia non riguarda noi, semmai è la destra italiana che dovrebbe seguirci".

I maligni sostengono che a breve lascerà Crema per Roma. E' vero?
"I maligni confondono i loro sogni con la realtà. Ritengo la politica un servizio e non un mestiere o una carriera, dunque ora sono concentrata per dare il meglio che posso in ciò che sto facendo. Aggiungo poi che il livello locale mi pare quello più vicino alla vita e alle necessità delle persone in carne ed ossa, dunque quello che meglio incarna il mio orizzonte ideale".



E' in corso la riorganizzazione della macchina comunale, adottando metodi 'innovativi' per la conservatrice Crema: vertice di polizia, direttore generale, urp, fund raiser e 'addetto alla comunicazione'. Quali ostacoli ha incontrato? Quali i futuri scenari?
"Il cambio di passo era e resta un imperativo categorico per rendere la struttura comunale più pronta a rispondere alle esigenze sempre più complesse che investono la pubblica amministrazione. La riorganizzazione dell’Urp è solo all’avvio e il 2014 sarà il banco di prova e, mi auguro, l’anno della svolta per uno sportello multifunzionale al cittadino. Non voglio offrire troppe anticipazioni, anche perché sono coinvolti ovviamente anche operatori e funzionari che hanno il diritto di essere informati preventivamente dei cambiamenti, che però non sono affatto terminati. Posso dire che le aree privilegiate saranno quella socio culturale, quella della polizia locale, dei tributi e dell’ufficio tecnico; alcuni pensionamenti ed alcuni avvicendamenti creeranno le condizioni per scenari decisamente nuovi. Certo la resistenza al cambiamento è una costante in qualsiasi organizzazione complessa, figuriamoci se poi le situazioni sono cristallizzate da tempo, tuttavia non ho trovato ostacoli insormontabili, anzi, in genere ho riscontrato una buona propensione all’innovazione e una discreta capacità di adattamento alle novità".

Qual è l'aspetto più significativo del suo mandato, quello al quale tiene di più?
"In cima ai miei pensieri c’è il rapporto coi cittadini, delle periferie e del centro. Ecco perché non molleremo mai le visite nei quartieri. Abbiamo bisogno di guardare negli occhi le persone, raccogliere critiche e suggerimenti, ma anche spiegare che le cose viste “dal di dentro”, non sono esattamente come appaiono viste “dal di fuori”. Voglio e mi spendo per una politica che accorci le distanze, che consenta alle persone di confrontarsi e riconoscersi nei rappresentanti e viceversa. Chi amministra deve rimanere saldamente ancorato alla realtà delle persone, solo così può interpretarle in modo autentico. Il mio obiettivo è fare sentire tutti i nostri concittadini parte di un destino collettivo, e non spettatori occasionali o distratti, la cosa pubblica è di tutti, ognuno deve sentirne la responsabilità e il valore. Sollecitare questo senso di appartenenza alla comunità, i legami solidali fra le persone e il sentimento sociale è il mio primo obiettivo. Questo è lavorare sulle premesse. Le cose concrete vengono dopo, anzi ritengo siano una conseguenza di questo approccio".

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