Parlando della gestione del verde pubblico, sollecitato dalla mozione presentata da Andrea Bergamaschini per la Lega, l’assessore all’ambiente, Franco Bordo, ha spiegato che “i problemi riscontrati nella gestione del verde sono riconducibili alle avverse e instabili condizioni meteo che hanno provocato ritardi e problemi col calendario dei tagli previsti”. Nei mesi di aprile, maggio e prima metà di giugno, la provincia di Cremona è stata interessata da precipitazioni oltre il triplo rispetto alla media degli anni scorsi. Nel periodo citato ha registrato 250 millimetri di pioggia soltanto nel mese di maggio, a fronte di una media dal 1991 al 2020 (Arpa Lombardia) pari a 76 millimetri di pioggia. Nel Cremasco sono stati stimati 300 millimetri di pioggia. A Lodi 360 millimetri. Parliamo di cambiamenti climatici in corso, dobbiamo prenderne atto.
I problemi riscontrati
“Problemi specifici con la società non ne abbiamo avuti, se non il decesso di uno degli operatori impiegati su Crema e l’infortunio del coordinatore dei lavori, che ha comportato una sua lunga assenza; è stato sostituito con un’altra persona, con meno esperienza del territorio. Le principali cause – ha argomentato Bordo - sono da ricondursi alle avverse condizioni meteo che hanno provocato disagi e continui spostamenti del calendario del taglio dell’erba. Condizioni che determinano una crescita maggiore dell’erba e condizioni del terreno molto più problematiche.
Le misure adottate
Il comune ha messo in campo “incontri più serrati con la ditta”, con “richieste di eseguire le lavorazioni anche di sabato”, oltre al “potenziamento delle squadre previste in servizio”. Nell’appalto erano previste tre squadre, “per ovviare ai problemi, in alcuni giorni sono state usate anche quattro squadre”. Non è stata attuata nessuna penale: “le lavorazioni che non sono state effettuate per il maltempo sono state recuperate e dirottate su altre operazioni ritenute urgenti: sempre nell’ambito del maltempo, ad esempio, sono state rimosse e messe in sicurezza piante sradicate dal vento. Questa elasticità del rapporto con la ditta ci ha consentito di ovviare alle varie problematiche”.
Nuovo appalto
L’assessore Bordo ha spiegato che il comune “no rimane trincarato dietro la questione del maltempo”, anzi, sta affrontando attivamente la situazione. In particolare sta predisponendo “un nuovo capitolato e un nuovo appalto di gara per il mese di gennaio, con l’auspicio di affidare il nuovo servizio nel mese di aprile del 2025. Un nuovo appalto perché pensiamo siano necessari nuovi criteri da inserire nella nuova gara, aperta a tutti, non più e non solo alle cooperative sociali. Una gara divisa in lotti di interventi e non un intervento unico sul comune. Quindi con la possibilità di partecipazione di più ditta e una diversificazione degli interventi, per far fronte alle necessità attuali”. Verrà quindi previsto un lotto specifico con maggior attenzioni per le aree verdi delle scuole, i parchi ed i giardini, un altro per gli ambiti sportivi e il rimanente per il verde pubblico. “Diversificare – ha commentato Bordo - consente di essere più efficaci anche nelle risposte ai bisogni del benessere dei cittadini”.
Coinvolgimento dei cittadini
I cittadini verranno coinvolti? “Abbiamo avviato il percorso di affido delle aree verdi. Riprende un’esperienza precedente ma in modo più strutturato, con un regolamento e un’iniziativa costante nel tempo. Ad oggi abbiamo assegnato cinque aree ad altrettanti soggetti per un totale di 10 mila metri quadrati di aree pubbliche. Altre aree sono in via di assegnazione. Rinnoveremo poi la manifestazione di interesse e avviaremo un patto di collaborazione tra amministrazione comunale e singoli cittadini”.