La variazione di bilancio approvata dalla maggioranza di centrosinistra è stata bocciata dalla lista Borghetti sindaco. Riferendosi alla giunta e ai colleghi presenti in aula, Ilaria Chiodo ha aperto il proprio intervento sostenendo che “a volte sarebbe utile ascoltare e prendere in considerazione anche altri punti di vista e proposte, non facendo il solito errore: ‘a Crema ci siamo noi da 11 anni e comandiamo noi’, continuando solo ad elogiare le opere delle amministrazioni precedenti, omettendo, o meglio nascondendo sotto il tappeto, le scelte che hanno portato aumenti di costi e tempi nella costruzione, riqualificazione e manutenzione delle opere strategiche per la nostra città”.
Verifica doverosa
Dicevamo una variazione di bilancio molto corposa: la minoranza, che già imputa alla maggioranza non solo scarsa propensione al confronto, ma anche difficoltà a ricevere “informazioni corrette, chiare e definite”, davanti alla proposta di mettere in campo 6,3 milioni di euro di avanzo di amministrazione, ha sentito ancor più “doveroso verificare se questi investimenti siano veramente necessari e le modalità con le quali verranno gestiti”.
Il 53 per cento della spesa
A partire dal sottopasso veicolare di viale santa Maria della Croce: definita “soluzione fondamentale per la viabilità di Crema”, passa da una previsione di 5,9 milioni a 10,1 milioni di euro. “L’aumento dei costi è sì diviso in percentuale con Ferrovie dello Stato – ha aggiunto Chiodo - ma il 53 per cento della spesa risulta a carico dell’amministrazione comunale e di conseguenza viene raccolto direttamente dalle tasche dei cittadini cremaschi”. Il maggior esborso è indubbiamente riconducibile “all’aumento dei costi delle materie prime”, ma secondo l’esponente della civica di centrodestra, “i principali driver di costo risultano essere gli interventi, non previsti dal progetto iniziale, per le bonifiche belliche e per la demolizione delle vasche interrate. Ma possibile che questi interventi non erano stati previsti da alcun studio preliminare di fattibilità tecnica?”
La rinuncia a procedere
Per quanto concerne il ponte di via Cadorna, argomento sul quale il capogruppo Maurizio Borghetti ha tenuto una conferenza stampa on the road e depositato una specifica mozione, “è necessario mettere finalmente a terra una progettualità chiara e precisa, che sia in grado di rispettare tempi e costi”, in particolare contando sul fatto che “l’incremento dei costi previsto attualmente per questa opera, è di circa 700 mila euro, a seguito della rinuncia a procedere dopo nove mesi con la società assegnataria”.
Quante altre variazioni?
In sostanza, “abbiamo atteso tanto per la manutenzione del ponte per farla pagare sempre di più ai cittadini cremaschi e non solo in termini economici, dato che i lavori di manutenzione, a causa delle attuali condizioni del ponte, verranno effettuati chiudendo uno dei due sensi di marcia sul ponte, causando forti disagi ai cittadini ed incrementando il rischio di isolamento dei quartieri di san Bernardino e Castelnuovo”. Chiudendo il proprio intervento e annunciando il voto contrario alla variazione proposta dal centrosinistra, è rimasto inevaso il quesito: “con queste modalità di gestione, quante altre ulteriori variazioni di bilancio su queste stesse opere dobbiamo aspettarci dall’attuale amministrazione?”.