Il consiglio comunale di Crema ha approvato all’unanimità la mozione di contrasto all’antisemitismo. Come sottolineato da Nancy Pederzani durante la presentazione, “l’antisemitismo ha radici profonde nel passato ed evidenti strascichi negativi anche ai giorni nostri”. La mozione impegna l’amministrazione comunale ed i consiglieri ad “opporsi all’odio violento sia con parole che con azioni contro il popolo ebraico”. Non manca “un richiamo alla responsabilità rivolto al rifiuto verso il negazionismo storico dei fatti legati alla memoria della Shoah e dell’Olocausto”.
Convivenza pacifica
Alla luce dei recenti avvenimenti, Pederzani ha invitato i consiglieri “a soprassedere alle questioni riguardanti il conflitto israelo-palestinese ora in atto. Il genocidio è un crimine internazionale, indipendentemente dal popolo contro il quale è stato perpetrato. Qui non si tratta di prendere parti, pro Palestina o pro Israele, ma di fare una seria riflessione, su quali possano essere gli strumenti che si possono concretamente attuare per contrastare manifestazioni di odio contro una popolazione e religione. L’adozione da parte degli organi istituzionali della definizione operativa dell’IHRA (organizzazione intergovernativa che ha come scopo la trattazione in chiave moderna delle sfide legate all'Olocausto e al genocidio dei rom) va in questo senso, perché mira ad impostare una cultura e educazione che crede nel rispetto e nella convivenza pacifica tra diverse popolazioni, culture e storie”.
La definizione
Concretamente fornisce uno strumento in aggiunta ai “percorsi per fare memoria” già in atto. In sostanza viene introdotta “la definizione operativa di antisemitismo proposta dall’IHRA, giuridicamente vincolante, che così recita: “L’antisemitismo è una certa percezione degli ebrei che può essere espressa come odio nei loro confronti. Le manifestazioni retoriche e fisiche di antisemitismo sono dirette verso le persone ebree o non ebree, i loro beni, le istituzioni delle comunità ebraiche e i loro luoghi di culto”. Questi sforzi che sono stati fatti a livello internazionale non sono da trattare con sufficienza. Questa definizione è il risultato di un lungo percorso di dialogo e messa in discussione tra Stati, esperti ed enti sovranazionali, del portato di una memoria scomoda, straziante e crudele che induce ancora oggi, purtroppo, molti uomini ad essere brutali. L’analisi della memoria, come storici e sociologi ci insegnano, non è finalizzata a “dare colpe”, ma a elaborare lutti e tragedie collettive, con lo scopo di evitare sul nascere, prevenire, e ancor prima educare le giovani generazioni al rispetto e alla convivenza civile”.
L’osservatorio sull’antisemitismo
“Sebbene a Crema non si registri un’emergenza incontrollabile, purtroppo si sono verificati episodi con chiare allusioni a fatti storici attraverso simboli, come la svastica e ideologie antisemite. L’osservatorio sull’antisemitismo, che si occupa di registrare tutti gli episodi di antisemitismo che avvengono in Italia, ci restituisce dati che di anno in anno sono sempre più in crescita, soprattutto sul fronte di episodi che avvengono in rete. Seppure si tratta di esternazioni meno manifeste, sono ugualmente pericolose e allarmanti poiché portatrici di ideologie che generano odio”.