30-12-2022 ore 20:38 | Politica - Crema
di Alessia Silvani

Torna in auge il tema del nuovo liceo Racchetti, Socialisti: 'l'amministrazione prenda posizione'

“Andrebbero riconsiderati tutti gli aspetti economici, viabilistici ed urbanistici della scelta in itinere, rispetto alle possibili alternative quali per esempio quella da valutare seriamente il recupero della scuola ex Cl, in liquidazione a prezzi notevolmente ribassati, oppure quella di edificare il nuovo polo scolastico nell’area nord est di Crema, soggetta a rigenerazione urbana. Il nostro auspicio è che l’amministrazione comunale non si limiti alla semplice ratifica delle decisioni altrui, ma negli atti di propria competenza, sostenga con determinazione gli indirizzi pianificatori della città”. Questa, in estrema sintesi, la posizione dei socialisti Virginio Venturelli ed Alberto Gigliotti, circa le ultime novità che riguarderebbero il nuovo liceo Racchetti.

 

La risposta della provincia

“L’annuncio del presidente della provincia Signoroni, che grazie alla concessione di 23 milioni di euro (fondi previsti dal Pnrr ) riprenderà slancio l’iter per la realizzazione del nuovo Istituto Racchetti, in fase di stallo da circa 12 anni, per i Socialisti cremaschi l'occasione merita qualche considerazione. Da quanto anticipato, non appare chiaro, per esempio, se tale somma sia da considerarsi aggiuntiva a quella già messa a disposizione dall’Inail, oppure no”. Quel che è chiaro ai socialisti, tuttavia, è che “il nuovo quadro supera la risposta dataci dallo stesso presidente, nell’aprile 2021”.

 

Un pensiero più ampio

Secondo Signoroni, riportano i due: “il quadro economico dell’intervento è stato approvato il 6 maggio 2020 da Miur ed Inail. Nel luglio 2020 è stato affidato a Centro Padane srl l’incarico per la progettazione di fattibilità tecnico-economica che è in corso di esame. Lo stato di avanzamento della procedura rappresentata, nonché delle norme in cui è collocato l’intervento, è già di per sé chiarificatore, escludendo spazio per soluzioni alternative”. La revisione progettuale dell’insediamento, per Venturelli e Gigliotti “non può escludere, ostinatamente, solo la riconsiderazione della localizzazione del liceo, presso il quartiere di san Bartolomeo, fonte sin dalla sua individuazione di perplessità motivate”. Serve un pensiero più ampio e condiviso.