“Siamo di fronte ad un goffo tentativo di smacchiarsi la coscienza politica per lo scempio perpetrato quando erano assessori. Ed ora che la Regione ci chiede indietro il milione di euro tentano di confondere l'opinione pubblica dando la responsabilità ad altri”. Così, a palazzo municipale, le forze di maggioranza hanno replicato alla conferenza stampa di ieri di Simone Beretta, Forza Italia e Laura Zanibelli, Ncd. Gianluca Giossi, Pd, s'è detto “allibito” per quanto dichiarato dai due esponenti di centrodestra: “un paradosso prendersela con Piloni, che non avrà alcun problema a rispondere in Consiglio comunale all'interpellanza presentata dalla minoranza”.
Progetto faraonico
Parlando dell'annosa vicenda della scuola di Cielle, per Giossi è “incomprensibile che all'epoca nessuno dell'amministrazione Bruttomesso, di cui Zanibelli era assessore all'istruzione e Beretta ai lavori pubblici, sia andato a verificare se la Charis era in grado di sostenere i costi di una struttura faraonica. Non dimentichiamo poi la vicenda della palestra Bertoni che per fortuna, con il cambio di amministrazione, non è finita coma Ombriano”. In sostanza, secondo il capogruppo del Pd, “la minoranza si contraddistingue nella richiesta di dimissioni” di tutti quanti non vanno loro a genio, “un metodo per dividere, non certo per aprire ad un dialogo”.
Il lascito del centrodestra
Per Emanuele Coti Zelati, SeL, “il centrodestra cerca di smarcarsi dal loro lascito, una cosa mostruosa come la scuola di Cielle. A ciò va aggiunto il milione di euro che la Regione chiede indietro. Assurdo che a prendere le distanze dall'ecomostro siano proprio quelli che ieri erano seduti qui dove siamo noi oggi, ovvero Beretta e Zanibelli: le firme su quella vicenda sono le loro”. Per il capogruppo di SeL “è curioso che anche Arpini partecipi all'interpellanza del centrodestra; proprio lui, sempre pronto in difesa di Ombriano, ora che potrebbe contribuire alla soluzione di quell'obbrobrio si limita a firmare uno sproloquio”. Inoltre: "davvero divertente Agazzi, che si chiama fuori dicendo che non era in Giunta; vero, era solo presidente del Consiglio comunale. La sua è la politica della ricerca dell'onda più comoda in base alle esigenze".
Il milione di euro
Rincara la dose per Rifondazione Comunista Renato Stanghellini: “forse è meglio ricordare ai consiglieri di centrodestra che minacciano sempre di denunciare il Comune che abbiamo promosso una mozione perché siano loro a pagare il milione che hanno fatto avere alla Fondazione Charis. Non credo sia giusto far finta di niente e far ricadere l'esborso sui cittadini, in un periodo particolarmente grave”. Walter Della Frera, della lista civica Crema Bene Comune ha invece voluto esprimere “sostegno e solidarietà a Piloni per gli attacchi ingiustificati”.
Responsabilità
“È ora di smetterla – ha aggiunto Livia Severgnini, Pd – col rimpallo delle responsabilità. Accusano l'amministrazione Ceravolo di quanto è accaduto? Un conto è aver offerto un'idea di sviluppo di un'area polifunzionale e un altro è tutto quanto ne è seguito, ovvero l'accordo con la Charis e le procedure per la costruizione della scuola; in particolare è gravissimo essersi offerti come garanti del trasferimento del milione di euro dalla regione alla Charis. È davvero pietoso il metodo usato per smarcarsi da quella vicenda”.