30-08-2021 ore 20:07 | Politica - Crema
di Gloria Giavaldi

Revisione legge 23. Piloni: 'il territorio unito chieda chiarezza, semplicità ed equilibrio'

“Non credo serva una revisione della legge del 2015, piuttosto una profonda riforma della normativa che governa il sistema sociosanitario. Il Covid ha palesato l'assenza di un equilibrio tra ospedale e territorio e tra pubblico e privato. Dobbiamo ricostruirlo con un modello che faccia dell'integrazione tra sociale e sanitario un cavallo di battaglia. Il servizio sociale non deve più essere concepito di serie b”. L'obiettivo deve essere “quello di non lasciare sole le persone”. Nei giorni che precedono l'incontro tra i sindaci del territorio e Ats sul tema della revisione della legge regionale 23, per il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni “è importante che il territorio chieda semplificazione e chiarezza di funzioni”. Nell'ambito della governance “mi aspetto che i sindaci richiedano che Ats sia, in soldoni, il luogo dove si faccia programmazione e prevenzione”.

 

'Bisogna semplificare'

La proposta avanzata dalla giunta regionale per Piloni è troppo complicata. “Si adegua alle indicazioni date a livello centrale, ma di fatto somma nuove sigle a quelle già esistenti complicando ulteriormente la situazione. Bisogna semplificare”. Un dato positivo c'è: “la funzione dei medici di base passa dalle ats alle asst”. Vi è anche un aspetto negativo: “la cura veterinaria continua ad essere divisa da quella delle persone e resta in capo ad ats. La pandemia ha mostrato una forte correlazione tra i due temi: non possiamo lasciare separate la salute individuale e quella collettiva: sarebbe un errore troppo grande”.

 

Alla ricerca di equilibrio

Tra gli insegnamenti dati dall'attuale emergenza sanitaria anche quello di “ripensare il rapporto pubblico- privato”. La giunta lo descrive in termini di “equivalenza e integrazione all’interno del Sistema sanitario regionale dell’offerta sanitaria e socio-sanitaria delle strutture pubbliche e delle strutture private accreditate”. Il tutto in “raccordo tra mondo produttivo, università e ricerca scientifica”. “Non so cosa voglia dire – spiega Piloni – per me la parola chiave è equilibrio. Il tema non sono le risorse: il privato deve aiutare nella gestione delle agende per abbattere le liste d'attesa”. Lo deve fare dopo un periodo emergenziale in cui “il pubblico arrancava ed il privato continuava ad ingrassare. Oggi questo squilibrio pesa: è l'anticamera per fare in modo che venga curato solo chi può permettersi di pagare. È evidente che non può funzionare, bisogna cambiare”.

 

L'importanza del servizio sociale

Deve cambiare anche “il ruolo dei sindaci: deve essere valorizzato, quale figura di tutela della salute pubblica”. Ciò è possibile “rafforzando il servizio sociale”. In questa direzione guarda l'indicazione di istituire un distretto ogni 100 mila abitanti, che coinciderà con l'ambito sociale. “Serve un distretto a Crema per valorizzare l'unità territoriale dei servizi sociali che già il cremasco può vantare”. L'altro distretto, visto il numero di abitanti del territorio cremasco (intorno ai 160 mila) potrebbe essere previsto a Rivolta d'Adda. In provincia i distretti sarebbero 4. L'intento, del resto, è quello di rispondere alle esigenze di un territorio “dopo che la pandemia ha palesato la necessità di rafforzare la medicina territoriale”.

 

'L'ex tribunale sia la priorità'

Secondo il progetto di Asst Crema verranno previste una centrale operativa territoriale, tre case di comunità (una nel presidio di via Gramsci, una presso il polo santa Marta di Rivolta d'Adda ed una terza ancora da definire). Infine, un ospedale di comunità da collocare presso la sede di Rivolta d'Adda dotato di 20-40 posti letto. Il punto sul quale insistere restano le strutture. Per Piloni “via Gramsci deve essere un'alternativa all'ex tribunale. L'ex tribunale deve essere la priorità”. Perché? “è funzionale, lo stiamo vedendo con la campagna vaccinale ed è prossimo all'ospedale. Terminate le verifiche antisismiche si potrà proseguire in questa direzione”.

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