“È stato un corteo antifascista come qui a Crema non se ne vedevano da anni. La presenza giovanile è stata predominante, segno dell'attenzione crescente che c'è sui temi dell'antifascismo e dell'antirazzismo”. Parole di entusiasmo, quelle del direttivo dell’Arci di Ombriano, riguardo alla manifestazione di sabato 26 agosto: “al contrario di quanto preventivato non si è verificato nessun atto vandalico o di violenza, abbiamo assistito ad un corteo ben riuscito, organizzato e con persone incuriosite tutt’attorno”.
Tracce di fascismo
Un "successo" che rende orgogliosi gli organizzatori, anzitutto per la solidarietà dimostrata dai numerosi partecipanti. Pur ammettendo che “il fascismo non è dietro l’angolo”, il direttivo dell’Arci rileva alcune tracce in alcuni episodi recenti: “ci sono stati segnalati alcuni casi di omofobia riconducibili a militanti fascisti”, uno dei quali è testimoniato dalle scritte “comparse la notte prima del corteo sul percorso della manifestazione, che facevano riferimento all’aggressione e che indicano una rivendicazione politica del fatto”.
Strumenti del potere
Fatti come questi “bastano a dimostrare l’importanza della nostra mobilitazione. Con questa manifestazione è nato il Coordinamento cremasco antifascista e con esso è nata una campagna per spiegare innanzitutto ai lavoratori e ai giovani della nostra città che il fascismo e il razzismo sono sempre stati lo strumento dei potenti per spaventarci e dividerci. Di certo – concludono – non ci faremo ingannare o intimidire”.