Secondo gli esponenti di CremaLab “l’analisi del voto ci consegna una fotografia eloquente: accanto al Partito democratico, punto di riferimento importante nella coalizione ed alla lista Crema riformista (nella quale trovavano casa esponenti riconducibili a forze politiche come Azione, Italia Viva, Socialisti e Verdi,) il contributo di altre quattro liste civiche, fra cui CremaLab, è stato determinante per l’esito così lusinghiero del confronto elettorale e ha raccolto consensi per il 26,3%, oltre la metà di quanto complessivamente ottenuto dalla coalizione progressista (48,77%)”.
Progressista ed ecologista
Al ballottaggio è stata premiata “ la linea costruttiva, operosa, dialogante che ha caratterizzato la proposta del candidato sindaco del centrosinistra e dello schieramento che lo ha sostenuto, sulla scorta dell’esperienza e del lascito dell’amministrazione precedente, ma pronto a nuove progettualità e con lo sguardo rivolto al futuro. Uno schieramento che si è posizionato con nettezza nel campo progressista ed ecologista ma va sottolineato con chiarezza che è frutto di una felice combinazione fra l'esperienza dei partiti ed il civismo”.
Modello da esportare
Un risultato che vedrà assegnare alle liste civiche ben 8 dei 15 seggi della maggioranza consiliare. La nostra lista civica che si è presentata per la prima volta alla competizione elettorale ha superato formazioni consolidate come Forza Italia, 5 Stelle; la lista di Simone Beretta e altre civiche alleate. In quest’ottica – come ha spiegato l’ex sindaca Stefania Bonaldi, attivista di Cremalab – crediamo che il modello Crema (presente anche in altre città che hanno vinto) possa essere un’esperienza declinabile anche a livello regionale e nazionale”.
Laboratorio aperto ed inclusivo
“CremaLab proseguirà nel suo percorso formativo e di riflessione sui temi che fanno da fondamenta alla politica amministrativa, proseguendo un lavoro laboratoriale aperto ed inclusivo, rivolto a tutte le liste civiche, ai partiti, ma anche ai cittadini e alle cittadine di Crema, per sensibilizzare sui temi politici e amministrativi, locali e nazionali e creare occasione di dibattito, di confronto, di apprendimento che possano anche tradursi poi in azioni concrete di governo per la città di Crema. Già in queste ore siamo al lavoro per far tesoro delle buone pratiche di altre città e proporle anche al nostro sindaco con il quale condivideremo ogni passaggio. Il dato della scarsa affluenza al voto, ancora più sconfortante dato che si sceglieva il sindaco, l’istituzione più prossima ai cittadini, non può lasciarci indifferenti e richiede azioni concrete per coinvolgere i cremaschi e avvicinarli alla politica e all’amministrazione e suscitare interesse e amore per il bene comune”.