30-06-2020 ore 15:25 | Politica - Finalpia (Sv)
di Riccardo Cremonesi

L’ombra della ‘ndrangheta sull'ex colonia di Finalpia. Estorsione aggravata, tre arresti

Si torna a parlare dell’ex colonia di Finalpia. L’immobile, trasformato in hotel di lusso e da tempo chiuso (in allegato gli approfondimenti), è al centro di un’inchiesta della polizia postale. Secondo l’ordinanza firmata dal gip di Milano, Guido Salvini, su richiesta dei pm Adriano Scudieri e Francesco Cajani, al vertice dell’Hotel del Golfo di Finale Ligure ci sarebbe Alfonso Pio, figlio di un boss legato alla ‘ndrangheta, di stanza a Desio.

 

Il controllo delle quote

L’uomo, 52 anni, è stato arrestato insieme ad altre tre persone. A suo carico un’estorsione aggravata dal metodo mafioso. In concorso con Omar Petrocca e attraverso “minacce” avrebbe costretto i soci della Comfort Hotels & Resorts srl, la società proprietaria dell’Hotel del Golfo, a consegnare “certificati attestanti la titolarità delle quote della società”. In questo modo avrebbero avuto il controllo “senza dar seguito al contratto preliminare di vendita delle quote già stipulato con un altro socio”. I fatti risalgono al 2018.

 

Soggiorno riservato

Alfonso Pio avrebbe anche imposto che la compagna, in ambienti politici cremaschi descritta come “una donna dell’est molto avvenente”, potesse “soggiornare gratuitamente in una suite riservata, sia nella stagione estiva che in quella invernale nonostante l’hotel fosse chiuso al pubblico da ottobre ad aprile”. In manette anche un intermediario finanziario. Secondo gli inquirenti si tratta di un “grave episodio di infiltrazione mafiosa nel contesto economico ed in particolare nel settore turistico e alberghiero”. Pare sia stato il consulente finanziario a segnalare alla 'ndrangheta “le potenziali vittime” e a pianificare le operazioni per portare a termine il progetto.

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