Stamattina la Commissione trasporti del Consiglio regionale ha avuto modo di verificare l’avanzamento delle opere per il potenziamento e l’efficientamento della rete ferroviaria in Regione Lombardia. L’amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile, ha fornito dettagli sul raddoppio ferroviario della Codogno-Cremona-Mantova: è in corso il progetto definitivo della prima fase, 34 chilometri da Piadena a Mantova. Il progetto del tratto di 50 chilometri da Codogno a Piadena sarà realizzato in una fase successiva, contestualmente al suo finanziamento. Il costo stimato dell’intera opera è di 1 miliardo e 320 milioni di euro (per la prima fase 490 milioni, 340 sono già stati finanziati). La fine dei lavori è prevista per il maggio 2025”.
Tra Adda e Oglio
“Il tracciato – commenta il consigliere regionale Matteo Piloni - prevede un innalzamento del piano di ferro da 1,5 metri fino a un massimo di 2,20 metri, per adeguare le dimensioni dei numerosi attraversamenti idraulici. In corrispondenza di Adda e Oglio l’innalzamento sarà maggiore, quindi è prevista la demolizione e la ricostruzione dei ponti. La velocità massima sarà di 160 km/h. Il progetto sarà in parte realizzato a circa 20 metri dal tracciato esistente e in parte resterà in sede con l’interruzione della circolazione”.
Treni più che raddoppiati
Il raddoppio porterà un incremento della capacità da 4 a 10 treni all’ora per direzione. Entro il 2024 saranno soppressi 15 passaggi a livello, determinando una maggiore sicurezza e velocizzazione della linea. Secondo Piloni “è il momento di spingere affinché il Governo preveda le risorse per avviare la seconda fase dei lavori di raddoppio fino a Codogno, passando da Cremona”.
Crema 2020 e santa Maria
Confermati gli interventi alle stazioni di Crema nel 2020 e la seconda fase dei lavori alla stazione di Cremona. Stesso discorso per l’attesissimo sottopasso di santa Maria a Crema e per i lavori di messa in sicurezza dei binari sulla Cremona-Treviglio: “sono già iniziati e termineranno in primavera”. Senza risposte gli investimenti sulla linea Cremona-Olmeneta e Brescia-Parma. Sui ritardi il gestore della rete ha dichiarato di avere diretta responsabilità, di poco più dell’11% dei casi.