“La delibera del 1924 con la quale l'allora consiglio di Crema ha eletto a cittadino onorario Benito Mussolini è stata una scoperta. È bene premettere questo fatto: non eravamo al corrente di questo documento, così lontano nel tempo. Ora però che lo sappiamo, non possiamo fare finta di nulla”. Così il sindaco Stefania Bonaldi interviene sulla richiesta di revoca promossa da Rifondazione, Sinistra, Anpi, Cub ed Usb.
Inappellabile giudizio
Come spiega il sindaco “su Mussolini e il fascismo la Storia ha già espresso il suo inappellabile giudizio, non è a questo compito che possiamo sentirci chiamati. Noi, prima ancora da cittadini di una democrazia consapevole che in qualità di amministratori, siamo chiamati ad esercitare nella maniera corretta la memoria, un compito che richiede un impegno costante perché in caso contrario la Storia si impasta in un grumo indistinto di avvenimenti, tutti dello stesso tenore e falsamente equivalenti, la via più diretta per arrivare alla neutralità che, insegnava Elie Wiesel, "favorisce sempre l'oppressore, non la vittima”.
La revoca
“Per questo motivo personalmente credo che il giudizio della Storia ci chiami ora alla approvazione dei "decreti attuativi", revocando di conseguenza quella onorificenza. Ciò detto – conclude il sindaco - la competenza resta del Consiglio Comunale e sarà in tale sede democratica che, insieme a tutti i rappresentanti eletti, formalizzerò la mia posizione, secondo quanto ho espresso e secondo ciò che la mia coscienza e la mia cultura democratica mi suggeriscono”.