29-10-2020 ore 19:40 | Politica - Rivolta d'Adda
di Claudia Cerioli

Giovanni Sgroi in campo con il centro destra per 'far uscire Rivolta d'Adda dall'isolamento'

Giovanni Sgroi è il candidato sindaco di Rivolta d’Adda per la lista Rivolta Dinamica. Le elezioni amministrative si svolgeranno l’anno prossimo, nel maggio/giugno 2021. Sgroi, nella sua conferenza di presentazione, ha toccato diversi punti su cui ci sarebbe da lavorare per il bene del paese. All’incontro, a distanza, erano collegati anche i coordinatori politici territoriali di Lega, FdI e FI (Gobbato, Foggetti, Gallina e Malvezzi). Chirurgo in pensione, da 41 anni residente a Rivolta, già consigliere provinciale di Alleanza Nazionale ai tempi del sindaco Grillotti. “Non ho fatto una squadra solo per vincere le elezioni comunali, ma soprattutto per poi poter bene governare. La mia non vuole essere una candidatura contro ma piuttosto una candidatura per".

 

Il programma

“Vogliamo affrontare la sfida non con piccoli progetti che tendono a mantenere una situazione stagnante. Vogliamo invece attuare progetti innovativi in senso organizzativo e strutturale della nostra comunità”.  Il riferimento è anche al “caso” sport Village, per il quale il candidato non intende “continuare a mettere pezze bensì cercare un’area più vasta che sia punto di riferimento per tutte le realtà presenti in paese, non solo le quattordici società sportive”. Tra i punti: il sostegno e coinvolgimento di artigiani e commercianti nella ricerca di nuove soluzioni di settore; una riprogrammazione della viabilità a nord del centro abitato da Ponte vecchio sino a via Gramsci; soluzione del passaggio e parcheggio dei mezzi pesanti e rivedere gli assetti strutturali della polizia locale e sicurezza. Particola attenzione sarà destinata alle aree del disagio e delle fasce sociali più deboli, non in senso assistenzialistico, ma piuttosto creando opportunità anche con il supporto delle Fondazioni. Non sono ancora definiti i nomi della lista.

 

L’ospedale santa Marta

Sulla possibilità che l’ospedale santa Marta, che fa riferimento all’Asst di Crema, diventi un Presst (Presidio Socio Sanitario Territoriale) dichiara. “Io credo nei Presst. Il santa Marta è un’eccellenza nella riabilitazione cardio -respiratoria. Ha grandi potenzialità, ma ci deve essere un dialogo serrato con l’Asst. L’azienda sanitaria può avere una sua strategia. Un’amministrazione comunale non deve contrattare sul cosa fare, perché non è di sua competenza, ma sul come fare, in modo da far risaltare il ruolo del presidio. Attualmente il santa Marta viene usato al 50% delle sue possibilità ed è per questo che, se dovesse essere tramutato in Presst sarebbe un successo. Sarebbe una risorsa per la comunità. Possono essere riorganizzati gli accessi alla medicina di base e facilitare alcune semplici prestazioni sanitarie. Bisogna però sedersi a un tavolino con la dirigenza dell’Asst e ragionare”.

 

Rivolta ora è isolata

Sull’accessibilità a tanti servizi, Rivolta d’Adda sembra essere molto distante: “il paese, ai tavoli decisionali pare essere isolata. In tutti i campi: istituzionale, geografico, culturale e di servizi. Questo è perché l’amministrazione è assente. La nostra volontà è invece quella di presenziare e di far sentire la nostra voce. Sarà creato anche un gruppo di lavoro dedicato alla ricerca di bandi per finanziamenti regionali, nazionali ed europei”.

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