29-09-2014 ore 12:53 | Politica - Crema
di Angelo Tagliani

Crema. Simone Beretta, Forza Italia: “Musalla o moschea sono comunque una follia”

“Appoggio convintamente la richiesta di un consiglio comunale aperto sul tema della moschea. Sono pure favorevole, stante l’impossibilità giuridica di un referendum, ad una consultazione popolare consultiva così d’avere chiaro da parte di tutti il sentire comune della nostra gente. Partirà inoltre a breve la raccolta di firme come promesso”.

 

L'imprudenza

Così il capogruppo Simone Beretta, che “più volte, insieme a Forza Italia”, ha invitato il sindaco e la giunta “a non essere imprudenti e ad abbandonare posizioni aprioristiche. Possibile non capire che la città non apprezzerebbe inutili fughe in avanti, a maggior ragione alla luce di quanto sta avvenendo in quella parte di mondo dove il fanatismo islamico è solo portatore di morte e distruzione. Oramai non solo in quella parte di mondo perché quanto sta capitando da quelle parti potrebbe avvenire anche da noi e 'qualcuno' di loro l’ha pure giurata”.

 

L'area da alienare

“Immaginiamoci poi se Crema è disposta ad accettare che la nuova 'moschea' possa eventualmente insediarsi, attraverso una modifica del Pgt, in un’area di proprietà pubblica che il comune potrebbe pensare di alienare. Circola, infatti, in modo insistente la voce che la Bonaldi, la giunta e la sua maggioranza stiano pensando di alienare una porzione dell’area di proprietà comunale di via Milano”.

 

Il misurato consenso

“Se fosse vero sarebbe da pazzi ma credo, almeno lo spero, che alla fine a prevalere sia il buon senso a difesa degli interessi che appartengono ai sacrifici di tutti i cremaschi e che la sinistra non può immaginare di disporne a suo piacimento per pagare qualche promessa elettorale presa sottobanco. Le elezioni si vincono e si perdono ma ciò che appartiene alla comunità intera non può essere sperperato senza il necessario e misurato consenso”.

 

Moschea o Musalla che sia

“Spero che tale voce sia immediatamente smentita. La “nostra” area non varrebbe più nulla se urbanisticamente trasformata per favorire l’insediamento di una Moschea o Musalla che sia da 3000mq. In quel caso acquisterebbe valore solo per gli islamici e difficilmente qualcun altro investirebbe acquisendo la parte di area che rimarrebbe libera. I restanti 21.000mq dal giorno dopo varrebbero un soldo bucato. Depaupererebbero un patrimonio che merita ben altre destinazioni”.

 

Il regalo inopportuno

“Sarebbe una follia – aggiunge Beretta - ed un regalo inopportuno ad una realtà come quella islamica che non riconosce i nostri crocefissi nei luoghi pubblici a memoria delle nostre radici giudaico cristiane, che applica e non disconosce la bigamia e i matrimoni per procura, che non accetta che anche gli islamici possano abbracciare una fede diversa in libertà e che non ripudiano la Jihad”.

 

Il cul de sac

“Non vorrei mai più ripetermi; non sono contrario ad uno spazio riservato alla preghiera degli islamici ma oggi lo devono fare in strutture non di proprietà. Purtroppo comincio a ritenere che la Bonaldi e la sinistra siano finiti in un cul de sac e siano in estrema difficoltà a fare marcia indietro. Per questo ci penserà la città a convincerli. Vi è un interesse generale come quello di non aprire profonde lacerazioni in città per il quale conviene soprassedere rinunciando ad obiettivi sbagliati. Non farlo – conclude l'esponente di Forza Italia - significa assumersi la responsabilità di spaccare inutilmente la città”.

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