29-06-2014 ore 18:45 | Politica - Crema
di Emanuele Mandelli

Crema. Il Movimento 5 Stelle presenta il conto dei tagli che la giunta Bonaldi dovrebbe fare per evitare il ricorso alle tasse

Tanti tagli e nessuna strategia. Questo in sintesi il parere del Movimento 5 Stelle cremasco sul bilancio della giunta Bonaldi. “Fa bene la Bonaldi a scrivere una lettera per spiegare quali sono le prossime tasse che pioveranno sulla testa dei nostri concittadini”, spiegano ironicamente i pentastellati, “forse però, come ha fatto in consiglio, in quella lettera avrebbe dovuto anche spiegare perché l'amministrazione comunale ha alzato le tasse per 2.500.000 di euro”.

 

Promesse ed illusioni

“Avrebbe dovuto avere l’onestà di dire che a causa del governo Letta prima e di quello Renzi poi, vale a dire grazie ai governi del Pd, il comune di Crema ha visto tagliarsi i trasferimenti statali del 90%, passando da 3.000.000 a 300.000 euro in circa 3 anni. La situazione è critica e il cambiare verso di Renzi si rivelerà presto per quello che è: una serie di promesse e illusioni”.

 

Pochi tagli

Una serie di riflessioni che non giustificano, secondo il M5s, un bilancio con solo mezzo milione di euro di tagli. “Esistono ancora dei margini di tagli ed è dovere di un'amministrazione che ambisce a definirsi tale verificare che tutte le strade siano state percorse, prima di fare qualsiasi scelta politica”. Ma quali tagli? Ecco la ricetta secondo i pentastellati.

 

Spese per il personale

Dismettere l'organismo di valutazione farebbe risparmiare 10 mila euro, “dotarsi di un nucleo di valutazione da condividere con altri comuni, organismo con le stesse funzionalità a zero spese; rivedere la contrattazione dei premi ai dipendenti e la retribuzione dei 3 revisori dei conti”, porterebbe 60 mila euro.

 

Spese per affitti e strutture

“Rivedere in maniera particolarmente pesante gli affitti che il comune paga per alcuni edifici (ad esempio i circa €55.000 euro l'anno per il CPI), utilizzando al meglio gli spazi presenti nel palazzo comunale; rivalutare gli spazi concessi in comodato d'uso, verificando la massima rotazione degli enti/associazioni che ne beneficiano”.

 

Spese interne

“Il comune spende circa 80.000 euro annui per contratti software di vario genere, in aggiunta a diverse decine di migliaia di euro di nuove attivazioni. Riteniamo che sia possibile una profonda revisione di questi sistemi, utilizzando software open source e instaurando un vero rapporto di collaborazione con l'Università di Informatica di Crema, in modo da dar vita a una collaborazione che possa essere redditizia per entrambe le istituzioni”.

 

Sociale

“Le spese per il sociale sono ormai fuori controllo. La nostra proposta è di adottare dei sistemi reali e integrati di "leva civica", chiedendo a chi riceve degli aiuti dal comune ed è in grado di farlo di contribuire alla cura e alla manutenzione della città”.

 

Bilancio partecipato

“In sede di bilancio, chiederemo che questi tagli siano destinati ad un fondo per il bilancio partecipato cittadino, un fondo del quale saranno i cittadini a scegliere come e quanto spendere. Ricordando che la proposta di bilancio partecipato è stata approvata in consiglio comunale all'unanimità, sarebbe squallido assistere ora a una retromarcia dei partiti, privando la cittadinanza di questo importante strumento: il M5S Cremasco ritiene imprescindibile che siano i cittadini a decidere come spendere una parte dei loro soldi, soprattutto in un periodo di crisi come quella attuale”.

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