29-04-2016 ore 20:05 | Politica - Milano
di Ilaria Bosi

Consorzi di bonifica. Alloni: “massima trasparenza nelle procedure”

Il Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura del 2008 ha previsto la ridelimitazione e il riordino dei consorzi di bonifica lombardi. In particolare, questi ultimi devono adottare il piano comprensoriale di bonifica e il piano di classificazione degli immobili ricadenti nel comprensorio, anche per stabilire il perimetro di contribuenza, ovvero quanto i proprietari degli immobili ricadenti nel consorzio devono pagare, in base alla distanza dalle infrastrutture di irrigazione.

 

Le novità

“Nel comprensorio del Consorzio di bonifica Dunas, che comprende Dugali, Naviglio e Adda Serio, in fase di ridelimitazione dell’area, sono stati ricompresi anche il territorio del Distretto Naviglio-Vacchelli e quello del Distretto Adda Serio, sino ad ora mai interessati da questi strumenti e dall’applicazione della relativa contribuenza”, fa presente Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, componente dell’VIII Commissione Agricoltura del Consiglio regionale che su questo tema ha presentato un’interrogazione con risposta scritta.

 

Le richieste

“Chiedo di sapere a che punto è la procedura riavviata dal Consorzio di bonifica Dunas per l’approvazione del nuovo Piano di classificazione degli immobili; entro quanto tempo si prevede che la Giunta regionale possa procedere all’approvazione; se l’assessore non ritenga utile in questa fase sollecitare il Consorzio affinché assicuri la massima trasparenza nelle procedure, garantisca un’attività di informazione sui territori del comprensorio, finalizzata a presentare i contenuti e le modalità di applicazione dei piani di classificazione degli immobili attualmente in vigore e del nuovo piano in itinere, attraverso incontri e iniziative pubbliche”.

 

Coinvolgimento dei Comuni

Secondo Alloni è necessario “prevedere un maggiore e più puntuale coinvolgimento dei Comuni, preliminare all’adozione del nuovo piano, a partire dagli ambiti di nuova contribuzione, affinché possano essere partecipi ed esprimere il proprio parere, evitando – come è avvenuto nel novembre 2015 –la generazione di osservazioni così corpose, da causare la revoca della precedente proposta. Siamo in ritardo, ma questa operazione è importante perché serve a determinare quanto i cittadini dovranno pagare di contributo e su questi temi bisogna sempre garantire la massima trasparenza”.

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