Sul prolungamento della gronda Nord, Forza Italia avanza alcune perplessità dopo la sottoscrizione con la regione Lombardia della convenzione Forza Italia “non condivide il progetto, che non può essere considerato strategico e risolutivo per la viabilità̀ e i collegamenti infrastrutturali dell'area industriale di santa Maria. L'opera viabilistica non solo appare inutile sotto questo profilo, ma rischia anche di generare un grave impatto finanziario ingiustificato sul bilancio dell’ente. Secondo il partito “il collegamento con la zona industriale non può prescindere dal necessario collegamento diretto con la Brebemi. Tutto il traffico pesante che deve raggiungere santa Maria proveniente da Milano, Lodi, Piacenza e Cremona dovrà per forza immettersi nelle già congestionate via Milano e via Libero Comune per raggiungere il rondò prima di immettersi sulla gronda nord”.
‘Costi raddoppiati’
“Non è un caso se il prolungamento della Gronda Nord è previsto da anni negli strumenti urbanistici, ma non è mai stato considerato prioritario e perseguibile in termini di impatto strategico, ambientale ed economico; tenendo conto anche della previsione dei costi di realizzazione doppi rispetto al precedente progetto. Se da un lato la scelta di concentrarsi sul prolungamento della Gronda nord sembra giustificato solo da ragioni tese a risolvere problemi politici tra amministrazioni di centrosinistra in disaccordo sul vecchio progetto, dall'altro invece, avrà ricadute enormi per le casse comunali di Crema, senza essere strategico né per la città, né per il territorio cremasco. In termini di gravi ricadute finanziarie sul bilancio, d’altronde, i precedenti non ci lasciano tranquilli: il costo del sottopasso di santa Maria è passato da una previsione di 5.000.000 a circa 10.000.000 di euro, il ponte di Via Cadorna da poco meno di 1.000.000 è ora stimato in 5.000.000 di euro”.
Collegamento con la Brebemi
“Forza Italia ha una visione strategica per Crema e il suo territorio. La città per svilupparsi deve necessariamente guardare in prospettiva al collegamento con la rete autostradale Brebemi, che rilanci l'interesse ad investire in un territorio che, altrimenti in assenza di infrastrutture, pur essendo centrale dall'area milanese a quella bresciana, bergamasca e cremonese, fatica a richiamare investimenti produttivi”.