28-11-2016 ore 21:11 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Spese legali del Comune. Attacca Zanibelli: "spese quadruplicate". Replica Stefania Bonaldi: "zelo ad intermittenza"

Il clima natalizio è ancora distante e con le amministrative primaverili sullo sfondo politico nostrano, si registrano scintille fra Laura Zanibelli ed il sindaco Stefania Bonaldi. Al centro del contendere le spese legali del Comune che secondo l’esponente del Nuovo centro destra “sono quadruplicate”. Detto chiaramente: “Bonaldi sbaglia ma sono i cittadini a pagare”. La replica non si fa attendere ed è altrettanto diretta: “zelo a intermittenza”. Secondo il sindaco le spese legali sono aumentate di pari passo alla crescita dei bandi pubblici e le parcelle tengono conto degli importi milionari delle gare. In coda la nota polemica: “l’ex assessore all’istruzione Zanibelli scorda di indicare nelle spese legali la vertenza con la Regione per la scuola di Cl”.


La frenesia e le spese quadruplicate

Arrivati al succo in estrema sintesi, ora andiamo per gradi. “La frenesia di voler far vedere che anche la loro amministrazione mette in campo qualche azione in città porta a far agire in fretta e male, sulle spalle dei cittadini”. Ne è convinta Laura Zanibelli, secondo la quale “le spese legali della giunta Bonaldi, passate da 22000 euro a 54000 euro dal 2013 al 2015, nel corso del 2016 sono addirittura quadruplicate rispetto alle loro stesse previsioni e sono arrivate a 180000 euro, tutte spese esterne. Mai speso così tanto negli ultimi 10 anni”.


Lo stesso studio legale”

La capogruppo del Nuovo centro destra sottolinea che “35000 euro a budget iniziale 2016 son già diventati 130000 euro di cui più di 70000 euro per ricorsi ai bandi di questa giunta, più di 10000 euro per la rinegoziazione Boc decisa dalla giunta, tutti affidati allo stesso studio legale. E l’iter non è ancora terminato. Fare in fretta, pur di fare, non fa agire bene! Non si lavorava certo così prima e i frutti importanti per la città si vedono, cosa che non si può dire per questa amministrazione. Già più di un bando non ha avuto esito – attacca Laura Zanibelli - più clamoroso di tutti quello per il centro culturale arabo che il sindaco ha inseguito da inizio del suo mandato, col solo risultato di dividere la città, cosa mai buona per un sindaco che deve sempre ricordare di essere sindaco di tutta la città. Ora anche quello per il palazzetto non si conclude. Già prima, la giunta aveva dovuto pesantemente cambiare le condizioni di bando per l’assegnazione della piscina, visto che la prima volta il bando non aveva dato esito positivo; ora quello del bocciodromo è ancora nel guado. Sempre la giunta guida gli indirizzi e gli impegni da prendere, senza ascoltare nessun buon consiglio”.

 

I costi per le pratiche

“Purtroppo – sostiene l'esponente di minoranzaz - anche i costi per le pratiche amministrative pesano sulle spalle dei cittadini oltre a quelle legali così pesanti nel 2016, per le loro errate indicazioni. A queste spese si aggiungono altri 10000 euro per la polizia locale e per la tutela del patrimonio; altri 40000 euro circa per spese legali sulla voce formazione, che la giunta indirizza sempre agli stessi studi legali. Anche le società Cremasca servizi e società partecipate hanno altre spese, ma non se ne ha ancora la quantificazione né destinazione per tipologia e studi legali coinvolti. Queste spese riducono ulteriormente le entrate da Cremasca Servizi, 100% del comune di Crema, sul bilancio di Crema”.

 

L'impegno di spesa 2017

“L'esercizio si chiude a fine dicembre e si prevedono altri costi di cause in corso da regolarizzare, mentre per altri impegni di spesa, per 19.000 euro ancora allo studio Lanzalone, sussiste già un impegno di spesa da perfezionarsi nel 2017: si metton già le mani avanti sul prossimo bilancio. Non è così che si dimostra una buona amministrazione, scaricando i costi dei propri errori sui cittadini. Se fossero fondi propri non agirebbero sicuramente così, ma costruirebbero gli atti amministrativi senza la frenesia del dover fare in fretta, come stanno dimostrando in questo ultimo scorcio, ma con l’attenzione dovuta per fare bene e con visione strategica”.

 

La replica del sindaco

“Capisco che la consigliera Zanibelli voglia mostrarsi zelante, è suo compito e vorremmo in passato avesse usato il medesimo impegno su tutti i fronti, mentre il suo è uno sguardo selettivo. Guarda in una direzione e ne omette altre, purtroppo. È vero che le spese legali sostenute dal Comune di Crema nell'ultimo anno sono significativamente incrementate, ma sono "straordinarie" semplicemente perché straordinaria è stata l'azione di questa amministrazione nella realizzazione di gare e appalti che, con tutto il rispetto, ai tempi di Zanibelli assessore nemmeno ci si sognava.”

 

Azzerato il debito

Il sindaco cita ad esempio la gara per la gestione della piscina, quella dei parcheggi e dell’illuminazione pubblica, “tre appalti che in verità hanno consentito di azzerare un debito di 8 milioni delle società partecipate, di mettere in liquidazione Scs servizi locali e di portare 6 milioni di investimenti di privati, nei prossimi dieci anni, nella nostra città. Ebbene, sì. Ci sono stati ricorsi, come ormai succede quasi sempre su appalti così complessi, la cui assegnazione è appetibile per molte imprese”. In questo momento storico, “i ricorsi sono diventati quasi una prassi per chi non si aggiudica le gare e di fronte ai ricorsi è d'obbligo difendere le proprie ragioni. Questo sta ad esempio succedendo con la gara per la gestione dei parcheggi, dove abbiamo vinto al Tar e ora siamo chiamati a riproporre la nostra difesa in Consiglio di Stato. Le spese legali, in caso di vittoria, potrebbero anche essere assegnate ai soccombenti”.

 

Appalti milionari e parcelle

Secondo Stefania Bonaldi “va sottolineato che in questi contenziosi il valore delle parcelle non può non tenere conto dell'importo milionario degli appalti, tutte circostanze che Zanibelli conosce benissimo, ma che ovviamente omette di considerare. Circa il riferimento a un solo studio legale, di altissimo profilo, il medesimo ci assiste dall'inizio del percorso di razionalizzazione delle società partecipate e conosce tutti i meccanismi di questo corposissimo percorso di esternalizzazione dei servizi, studiato con il loro supporto. Con loro abbiamo una convenzione di assistenza per la redazione di bandi e documenti di gara, estremamente complessa e straordinaria rispetto alla attività comunale ordinaria, che non poteva caricarsi sul solo ufficio gare comunale, costituito una unità. Era naturale e doveroso, anche per i principi amministrativi di efficacia, efficienza ed economicità, rivolgerci agli stessi avvocati laddove il bando su cui si era lavorato insieme veniva impugnato”.

 

La Regione, l’assessore e la scuola di Cl

“In ogni caso, proprio per la pregressa conoscenza dell'argomento e delle premesse, abbiamo sempre negoziato condizioni di convenienza per l'ente. Come farebbe il buon padre o la buona madre di famiglia. Da ultimo, farà piacere alla consigliera sapere che fra le spese legali di quest'anno figurano anche quelle per la vertenza contro Regione Lombardia, che sta ingiustamente caricando 1 milione di euro sulle spalle dei cremaschi, quel milione derivato dalla operazione ad altissimo rischio della scuola di CL, dove inspiegabilmente lo sguardo di Zanibelli, a suo tempo assessore all'istruzione, non si è posato. Uno zelo a intermittenza”.

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