28-10-2021 ore 12:46 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema 2022. Due nuovi assessorati e delega al territorio, i Cinque stelle dettano la linea

“Ambiente, salute pubblica, prevenzione, assistenza per i bisognosi, spazi per giovani, innovazione, trasporti ed opere sostenibili” sono i temi che in vista delle prossime amministrative, il Movimento 5 stelle pone come prioritari in un “dibattito e confronto pubblico, che in primis dovrà concentrarsi sul coinvolgimento attivo dei cittadini”. Non solo: “forti anche dell’esperienza maturata in 10 anni di consiglio comunale”, i pentastellati si dicono “pronti a ragionare su proposte di servizi ai cittadini, politiche di welfare e di rigenerazione urbana del patrimonio comunale: solo per citarne alcuni ex tribunale, ex pierina, ecomostri di Cielle e di via Indipendenza, Stalloni”. Progettualità che “dovranno necessariamente rientrare in una programmazione concreta, con progetti chiari, condivisi, partecipati e con sinergie e partnership solide”.

 

Due nuove assessorati e una delega

I cinque stelle sostengono l’utilità di creare “due nuovi assessorati chiave, quello all’innovazione e quello alla transizione ecologica, che si possano dedicare ciascuno esclusivamente a quelle specifiche deleghe. Oltre alla creazione di una delega per i rapporti col territorio, fondamentale per trovare equilibrio nei progetti su scala extra comunale”. L’apertura è massima “per quei cittadini e movimenti civici che vorranno costruire con noi un programma per Crema con una prospettiva di 10 anni. Siamo post ideologici ed i temi e le soluzioni per noi non hanno colori, ma richiedono competenza, pragmaticità e coerenza”.

 

La stoccata al Pd

Rappresentati in consiglio da Manuel Draghetti, i membri del Movimento cremasco sostengono di “giocare sempre a carte scoperte” e di essere “concentrati nel proporre soluzioni fattibili e realizzabili. Non abbiamo onestamente voglia e tempo di fare da psicoanalisti a quelle forze politiche che sembrano oggi più concentrate a gestire il loro equilibrio interno, preferendolo ad un vero progetto per i cittadini cremaschi”. Nel mirino “un Pd cremasco che un giorno vuol candidare come sindaco Cabini, il giorno dopo la Fontana e ora Galmozzi, che parla solo di poltrone e non di temi, che in tutto il territorio cremonese segue le stesse sirene di "sviluppo" infrastrutturale ed energetico che incantano Forza Italia e Lega dimostra di dover ancor capire cosa vuol fare da grande e di non essere ancora uscito dalle sue croniche ambiguità”.

 

Fatti e ‘mea culpa’

Per i cinque stelle, insomma, “non bastano il marketing o gli slogan, ma servono i fatti per dimostrare di essere cambiati, partendo dai "mea culpa" riguardanti le politiche portate avanti negli ultimi 10 anni. Fatti che non abbiamo ancora visto. Lasciamo invece volentieri ai socialisti, Italia Viva e Azione il gioco dei veti, utile solo a dimostrare a loro stessi di esistere e auguriamo loro un sereno lavoro. Il M5S Cremasco è aperto al dialogo con chiunque, ma sempre seguendo linearmente la via della propria forza programmatica, della propria coerenza e dei propri valori. Lasciamo ai cittadini la scelta per decidere del loro futuro e condividerne con noi la strada: li invitiamo ad esser protagonisti e non subalterni alle scelte delle segreterie di partito”.

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