28-07-2023 ore 19:13 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Centrodestra all’attacco: ‘non lungimiranza, ma continue incertezze e costosi ritardi progettuali’

“Lungimiranza? No, ritardo progettuale”. Discutendo della variazione di bilancio, per Forza Italia lo scenario è decisamente meno roseo e le virtù amministrative meno lampanti rispetto a quanto sostenuto dalla maggioranza. Laura Zanibelli s’è detta piuttosto insoddisfatta “del progetto Crema 2020, perché tre anni dopo siamo ancora qui ad aspettare l’inizio dei lavori”. Ormai superata la fatidica soglia temporale, resa immortale da Francesco Guccini con Due anni dopo, non resta che consolarsi canticchiando il verso d’apertura: “Visioni e frasi spezzettate si affacciano di nuovo alla mia mente”.
 

L’albero e la foresta

Al contrario della collega Schiavini, che s’è distinta apprezzando l’idea (“e gli alberi soprattutto”), la capogruppo di Forza Italia ha glissato sulla citazione di Manuela Piloni, ispiratissima nel sintetizzare il lavoro dell’amministrazione e le dolenze della minoranza con il filosofo cinese Laozi. Torniamo in un battito di ciglia al terzo secolo avanti Cristo, quantomeno per apprezzare la massima: “fa più rumore un albero che cade rispetto ad una foresta che cresce”. Niente da fare. Per Zanibelli nessuna lungimiranza: solo “ritardo progettuale”. Anzi, di più: visto che “il senso alternato sul ponte di via Cadorna non sarà più possibile”, i disagi per i cittadini si aggiungeranno ai costi.

 

Generazione delle risorse

Insomma, uno scenario decisamente cupo attende il futuro dei cittadini in riva al Serio: “le tasse ai cittadini non potete più aumentarle perché sono già tutte al massimo” e pertanto, par di capire, anche le risorse future scarseggeranno. Il voto contrario di Forza Italia trova fondamento nella ricetta diametralmente opposta a quella proposta dal centrosinistra: “insistiamo sull’utilizzo dell’avanzo di amministrazione e continuiamo a ritenere indispensabile l’accensione dei mutui, perché genera risorse”.

 

Criticità e folklore

Restando tra i banchi del centrodestra, passiamo a Paolo Patrini: “un investimento importante non significa avere una progettualità importante. Ci sono tante criticità nella variazione di bilancio”. Dello stesso avviso il collega di Fratelli d’Italia, Giovanni De Grazia (nell'immagine), che poca apprezza il ritmo delle opere pubbliche. E soprattutto secondo il quale con la mozione di Emanuela Schiavini su via Crispi (approvata dalla maggioranza) sia stato, “di fatto”, delegittimato l’assessore alla partita, Gianluca Giossi, ieri assente giustificato. Al riguardo il capogruppo di Fratelli d’Italia ha mostrato una t-shirt bianca con la scritta ‘pensati assessore’, venendo ripreso dal presidente Galmozzi per “l’eccesso di folklore”. Apprezzando poi “il discorso ecumenico del sindaco”, ha aggiunto: “un discorso riformista, segna una netta differenza col passato. Una sensibilità diversa dell’amministrazione, da spiegare però anche alla maggioranza, che pare non aver recepito il messaggio”. Dato che la “visione della città è evidentemente diversa” e che attraverso le elezioni “avete ottenuto il diritto e il dovere di amministrar”, per De Grazia sarebbe opportuno che “un giro all’interno delle palestre utilizzate dagli studenti” venisse fatto, al di là degli oggettivi investimenti effettuati.

 

Incertezze e difficoltà

Chiudiamo il giro delle opposizioni con la Lega, rappresentata in aula da Andrea Bergamaschini: “Le variazioni votate nel consiglio di questa settimana non trovano la nostra condivisione”. Il motivo è questo: “Troppi soldi spesi senza avviare una specifica progettualità, con molte incertezze su opere strutturali e importanti per la città di Crema: dal velodromo al sottopasso di santa Maria, per poi passare ancora al ponte di via Cadorna. Queste incertezze sono sinonimo di una amministrazione lenta e in difficoltà alla fine del primo anno del loro operato”.