La giunta comunale ha approvato il progetto definitivo del Bosco della memoria e della musica. Sorgerà in via Pandino, nel quartiere di Ombriano, “accanto ad una scuola primaria e ad orti urbani: luogo ideale per la socializzazione e la condivisione”. La spesa complessiva sarà di 50.404,30 euro. L’iniziativa promossa dall’associazione dei Comuni Virtuosi nasce nel 2017 quando a Colorno viene candidato il progetto di realizzazione di un Bosco del tempo, un frutteto di alberi dimenticati in un’area verde pubblica. A Crema “si è pensato di declinare l’intervento in un Bosco della memoria in ricordo delle vittime del Coronavirus del territorio”.
Coinvolgere la comunità
L’obiettivo è dar vita “ad un luogo di comunità, un parco multifunzionale che si anima ogni giorno di tante persone che lì incrociano parte delle proprie attività all’aperto. Un progetto che coniuga la memoria e il raccoglimento simbolico nei confronti delle tante donne e uomini che abbiamo perso nel pieno della pandemia alla vita che nasce e cresce con il crescere degli alberi che andremo a piantare. Saranno programmate attività pensate per coinvolgere attivamente la comunità, bambini e famiglie: la Giornata della piantumazione, rivolta alle scuole del territorio, per consentire alle alunne e agli alunni delle scuole di Crema di piantare gli alberi e rendere così concreto e tangibile un legame che durerà negli anni a venire”.
Alberi e rampicanti
“Il progetto prevede la piantumazione complessiva di 76 alberi e 8 piante rampicanti: un corpo centrale di alberi da frutta circondato da alberi dal cui legno prendono forma e vita strumenti musicali: il tiglio e il frassino per la chitarra, l’acero per gli strumenti ad arco, il platano per gli strumenti poveri, il pero per gli strumenti di precisione”. Gli alberi da frutto: 7 noccioli, 10 meli, 14 peri, 10 albicocchi e 10 ciliegi. L’albero della memoria sarà un Prunus avium. Gli alberi della musica: 5 platani, 4 tigli, 5 frassini, 10 aceri pseudoplatani. I rampicanti: 4 viti, 4 rose rampicanti. Sono previsti “un camminamento interno che consentirà di raggiungere una pergola appositamente pensata come aula didattica a cielo aperto e punto di incontro. La pergola sarà realizzata in legno di castagno e servirà anche da sostegno ai rampicanti (viti e rose) che ombreggeranno l’area di sosta. Una recinzione in pali di castagno definirà il limite dell’area verso il fosso esistente rendendone sicura la frequentazione”.