Per il futuro della piscina di Crema è di particolare interesse quanto accaduto nei giorni scorsi a palazzo comunale. Nel tardo pomeriggio di martedì scorso, attorno alle 18, nell'ufficio del sindaco s'è tenuta un'importante riunione tra i consiglieri di maggioranza, alla quale erano presenti oltre al sindaco Stefania Bonaldi anche Renato Strada. All'ordine del giorno la futura gestione del centro natatorio Bellini di Crema.
La gestione del centro natatorio
Il sindaco ha spiegato che a settembre prenderà inizio la gara d'appalto per l'affidamento del centro natatorio di via Indipendenza. Per Stefania Bonaldi si tratta di un'ulteriore avanzamento dei lavori di riorganizzazione delle aziende partecipate, che segue le delibere approvate in consiglio su Scs gestioni; questa fase prevede la possibilità di affidare la gestione del centro natatorio un'azienda privata purché risponda a precise caratteristiche: qualità del servizio, garanzia per i dipendenti, occhio di riguardo alle categorie svantaggiate e particolare attenzione alle tariffe.
Appalto ad Scrp
La stazione appaltante – come accade per l'appalto rifiuti - sarà Scrp, la società cremasca reti e patrimonio in collaborazione con l'amministrazione comunale di Crema. L'iter per l'affidamento del servizio è da chiudersi entro l'aprile 2015, per far sì che la piscina possa contare sulla nuova gestione in tempo utile per l'apertura della stagione estiva, quest'anno – maltempo a parte – inaugurata dal 1 giugno.
Gli investimenti
Perché sia più appetibile, confortevole e funzionale, la piscina di Crema richiede investimenti attorno ai 500 mila euro. Al momento il centro natatorio è gestito da Scs Servizi Locali, azienda partecipata dal Comune di Crema (35%) e da Scrp (65%). La gara d'appalto serve a trovare uno o più imprenditori con una disponibilità economica adeguata a garantire un tale investimento.
Costi proporzionati ai ricavi
Il bilancio dell'ente gestore, Scs servizi locali, è passato in due anni - dal 2011 al 2013 - da un saldo negativo molto corposo - 437 mila euro - ad un dato positivo di 40 mila euro. Quello del 2013 è stato il primo bilancio positivo dopo 3 anni di rosso. Come ebbe modo di spiegare l'amministratore uscente, Gianfranco Ervin, “nonostante le forti criticità iniziali, grazie all’opera dei lavoratori e col supporto dei soci, tra il 2011 ed il 2013 Scs Servizi Locali ha raggiunto un importante obiettivo, i costi sono proporzionati ai ricavi”.
Riqualificare gli asset
Dopo aver rassegnato le proprie dimissioni, Ervin spiegò di aver pienamente raggiunto l’obiettivo: “rivestire di valore le attività della società, riqualificare gli asset e poterli ricollocare sul mercato”. Parole pronunciate cinque mesi fa, il 17 febbraio 2014. Nel corso del 2013, il centro natatorio ha avuto entrate per 1 milione 482 mila euro, uscite per 1 milione 186 mila euro, con utile di gestione di 361 mila euro. Gli oneri finanziari dovuti agli investimenti sbagliati, tipo la piscina delle onde, porta il tutto a registrare una perdita di 70 mila euro.