Piatto forte del consiglio comunale odierno, il dibattito sul recente rimpasto di giunta e la surroga di Bassi con Mario Tacca. Emozionato, ha ricordato il rientro in aula a 44 anni di distanza dalla precedente esperienza amministrativa. La città potrà contare sul contributo dato dalla sua esperienza, essendo uomo di classe 1936. Tema richiesto dalla maggioranza durante la riunione dei capigruppo di ieri, il dibattito “sul cambio di passo”, ha visto il sindaco Fabio Bergamaschi presentare i due nuovi assessori: Giorgio Pagliari ai lavori pubblici e viabilità, mentre Giuseppe Bellandi alla programmazione economica, bilancio e tributi. Il primo cittadino ha speso parole di riconoscenza, emozione e stima per Gianluca Giossi, al quale “è stato chiesto di fare un passo indietro, mettendosi a disposizione della squadra”. Una richiesta accolta con “dignità”. Bergamaschi ha notato “alcune difficoltà evidenti” e avendo una “visione della città con un ampio orizzonte”, seppur non avendo “aspettative messianiche”, ha ritenuto necessario procedere alla chiamata di nuove forze. Il centrodestra ha fortemente criticato le scelte del sindaco, ritenute sbagliate sin dall’inizio della legislatura. Senza tanti giri di parole il rimpasto è riassunto così: "la toppa è peggiore del buco".
Ingerenze e cartelli
L’attuale rimpasto, che per Bergamaschi e la maggioranza sono il segnale della capacità di cambiare passo, avere rispetto delle attese dei cittadini e coraggio di adeguarsi alle nuove sfide alle quali l’amministrazione è chiamata, è visto dall’opposizione come un’ingerenza del Partito democratico, un commissariamento del sindaco, una carenza di cura per i cittadini e soprattutto un arretramento della politica. Critiche anche alla scelta di dotare la struttura di un capo di gabinetto, Primo Podestà. La minoranza ha parlato di declassamento di alcuni ruoli apicali (in primis Cinzia Fontana) e sottolineato le uscite polemiche dalla maggioranza di Matteo Gramignoli e Jacopo Bassi, arrivando anche a richiedere di rivedere la posizione del sindaco Bergamaschi. Al riguardo il consigliere della Lega, Andrea Bergamaschini ha esposto un cartello con un messaggio inequivocabile. L’importante giro di boa, ha spiegato Teresa Caso, consente di “fermarsi a riflettere su ciò che è stato fatto: tanto roba, altro che mancanza di strategia”. Se per Paolo Patrini (Fratelli d’Italia), sin qui la maggioranza di centrosinistra “ha pasticciato”, per la consigliera di maggioranza i fatti sono “inequivocabili. Non ci accontentiamo”. La “trasparenza del percorso è assoluta” e la pietra miliare del programma elettorale “ampiamente rispettato".