28-03-2014 ore 09:44 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Indagine sul servizio postale. Bordo: “dati sconcertanti, nel 76% dei casi utenti esposti a penali e interessi di mora"

Nel nostro territorio il servizio postale lascia a desiderare: non lo sanno solo gli utenti, ma ora è un dato di fatto certificato dalle amministrazioni comunali, materia che verrà trattata in Parlamento. “Dalle risposte ricevute nell'indagine sul servizio postale in provincia di Cremona – spiega il deputato SeL - abbiamo ricavato il quadro di un problema diffuso e sentito su tutto il territorio provinciale, quello dell'efficienza del servizio”.

 

Chiusure e consegne

“Come emerge dai dati, appare decisamente preoccupante il dato delle chiusure impreviste degli uffici postali denunciato dal 45% dei comuni e al riguardo. La consegna ordinaria poi è il vero "buco nero", come è pensabile che nel 76% dei Comuni vengano registrati ritardi così gravi da esporre gli utenti a penali ed interessi di mora per mancati pagamenti di bollette ricevute in forte ritardo o addirittura mai ricevute, dato che oltre il 30% dei comuni segnala casi di perdita di corrispondenza”.

 

 

Raccomandate ‘preoccupanti’

“Perfino il settore delle raccomandate, una corrispondenza particolarmente delicata ed importante fa segnalare dati preoccupanti, seppur migliori rispetto agli sconsolanti dati degli altri servizi erogati. Questa indagine, che grazie alla collaborazione dei Sindaci dei Comuni siamo riusciti a realizzare in maniera così completa, evidenzia che nella nostra provincia il servizio postale non funziona bene ed abbiamo dati concreti per dimostrarlo”.

 

Il vertice con Poste Italiane

“Ora – conclude Bordo - grazie a questa indagine e alle decine di segnalazioni giunte da privati abbiamo un quadro chiaro e puntuale delle situazione e nell'arco della prossima settimana avrò a Roma un incontro con l'Ufficio Rapporti Istituzionali di Poste Italiane S.p.a. per discutere della situazione. Le Poste dovranno dare delle risposte convincenti rispetto ad un disservizio che penalizza popolazione ed imprese”.

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