Sul prolungamento della linea 3 della metropolitana verso Crema, ieri pomeriggio i sindaci di Crema, Spino d’Adda e Casale Cremasco Vidolasco hanno avuto un incontro con Arianna Censi, assessora alla mobilità della città metropolitana di Milano. I tecnici Sara Valmaggi e Luca Simi (nella foto al centro) hanno illustrato lo stato dell’arte del progetto: il primo tratto è di 4,4 chilometri, va da san Donato a Peschiera Borromeo (con due fermate, una fermata a san Donato centro); sono previste 15 corse l'ora, una ogni quattro minuti. Il secondo è di 10,9 chilometri fino a Paullo Teem e prevede otto fermate complessive. Tratto collegato da 7,5 corse l'ora, una ogni otto minuti circa.
Le obiezioni cremasche
Per il primo tratto la delegazione dell’area omogenea cremasca non ha posto obiezioni. Per il secondo ha espresso alcune perplessità. In particolare per il cambio di mezzo, tecnicamente chiamata rottura di carico. Ovvero dalla metropolitana alla metrotranvia. Il segmento San Donato-Peschiera Borromeo ha una previsione di spesa di 435 milioni di euro, la metrotranvia di 265 milioni di euro. L’inizio dei lavori è ipotizzato fra cinque anni.
Progetto chiaro, il lavoro continua
Il presidente dell'area omogenea, Gianni Rossoni, s'è detto soddisfatto della riunione : “abbiamo riscontrato la massima disponibilità dell’assessorato al confronto. Ora sappiamo in maniera precisa quali sono le intenzioni di Milano sul prolungamento e questo è estremamente positivo. Ci è stato presentato un progetto chiaro sul quale abbiamo evidenziato alcune criticità legate alla rottura di carico a Peschiera Borromeo e pertanto abbiamo chiesto, sempre che sia tecnicamente possibile, di evitarla”. Le parti si ritroveranno a breve. All'inizio di marzo i referenti dell'area omogenea cremasca parteciperanno ad una riunione in videoconferenza con l'assessorato alla mobilità di Milano. Riunione alla quale sono invitati tutti i comune dell’asta della Paullese interessati al prolungamento.