27-09-2021 ore 20:56 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Consiglio, dagli educatori ai contributi per le paritarie passando per il bilancio consolidato

Nella seduta odierna il consiglio comunale ha discusso dell’interrogazione sugli educatori presentata dal Movimento 5 stelle e approvato la nuova convenzione con le scuole dell’infanzia paritarie per il triennio 2021-2024. Il rapporto, che può essere esteso per altri due anni prevede un adeguamento annuo del due per cento: passa cioè dagli attuali 910 euro ai futuri 966 euro di contributo. Approvato anche l’aumento da 0,89 a 1,10 euro del “contributo per i pasti consumati dagli alunni della scuola primaria statale santa Maria”.

 

Scuole periferiche e liste d’attesa

Inoltre per le scuole di periferia (ovvero santa Maria, san Bernardino e Ombriano) è previsto un contributo aggiuntivo di 5 mila euro ciascuna (in precedenza era di 4 mila euro) per ogni anno di durata della convenzione. Come sottolineato dall’assessore Attilio Galmozzi, le scuole paritarie si impegnano “a confrontarsi con l’amministrazione comunale circa l’eventuale presenza di liste d’attesa o contrazioni di posti presso le scuole per l’infanzia statali e, qualora le iscrizioni superino la capacità di accoglienza della scuola, a dare la precedenza ai bambini che risiedono nel territorio comunale”.

 

Bilancio consolidato

In chiusura di seduta il consiglio il bilancio consolidato 2020. Rappresenta la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di un gruppo di imprese, elaborato dalla società posta al vertice, detta capogruppo. Nel nostro caso è il comune di Crema, che ha chiuso il bilancio consolidato 2020 con un utile di 1,4 milioni di euro. In anticipo di tre giorni rispetto all’obbligo di legge, è stato approvato oggi dal consiglio comunale con una dettagliata relazione dell’assessore Fontana (seguiranno approfondimenti).

 

Gli educatori

Per quanto riguarda l’interrogazione sugli educatori (integrale in allegato), Manuel Draghetti ha ribadito come “non sia ammissibile che i 274 operatori sociali, coordinati da Comunità sociale cremasca per mezzo delle cooperative accreditate, siano rimasti ancora senza risposte chiare in merito al loro inquadramento. È uno stallo inaccettabile che lede la dignità lavorativa”. Al riguardo Draghetti e il consigliere regionale Degli Angeli hanno scritto a Carlo Colopi, direttore dell'ispettorato territoriale del lavoro per “verificare che tutti gli enti accreditati siano in regola con i livelli contrattuali dei dipendenti impiegati e con la mansione ad essi attribuita, al fine di tutelare la qualità dei servizi erogati, i lavoratori e la correttezza e la trasparenza degli accreditamenti gestiti con fondi pubblici”.

 

Prestazioni e procedimenti

In estrema sintesi (torneremo sulla vicenda) per l’assessore Gennuso “è riduttivo pensare che la questione si risolva incrementando il costo prestazionale: non funziona così. In merito al riscontro delle difformità si ribadisce la responsabilità gestionale in capo a Comunità sociale cremasca in merito ai procedimenti loro affidati. Laddove verranno evidenziate difformità comunità Sociale Cremasco adotterà gli accorgimenti previsti dalla normativa nonché del contratto sottoscritto con gli enti accreditati rendendo noto all’Assemblea dei sindaci l’esito della verifica”.

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