Il Partito socialista cremasco, tra le motivazioni favorevoli al sostegno della candidatura a sindaco di Bergamaschi, ricorda come "decisivi" gli impegni assunti "a perseguire, con determinazione, le soluzioni di alcune annose questioni amministrative”. Ad oltre metà del mandato amministrativo 2022-2027, il dibattito politico amministrativo della città si è acceso "sulle prospettive di due situazioni, che i socialisti, in campagna elettorale avevano proposto in un caso e previsto nell’altro, con specifiche prese di posizione pubbliche”. Come spiegano Alberto Gigliotti, Alessandro Gaboardi, Gianantonio Rossi e Virginio Venturelli, nel primo caso era stata suggerita “la ripresa dei contatti con la Regione per giungere al concambio con l’ex tribunale di Crema, riguardo alla fruizione del complesso degli Stalloni, da anni attesa, stanti le plurime funzioni cui potrebbe essere destinata”.
Il nuovo Racchetti
Nel secondo caso i socialisti avevano sollecitato “la necessità di riconsiderare la localizzazione del nuovo istituto Racchetti, in capo alla Provincia di Cremona, nel quartiere di san Bartolomeo, a ridosso di una strada già congestionata, quando esistono alternative realistiche, compresa quella di insediarlo nell’ambito delle aree dismesse a nord est di Crema. Allo stato attuale non possiamo pertanto che ritenerci soddisfatti degli accordi raggiunti fra il comune e la regione, volti alla permuta dell’immobile dell’ex tribunale con le strutture e l’area degli Stalloni, da anni indicata dai socialisti e tacciati fino ad oggi di aver sostenuto ipotesi surreali ed irresponsabili”.
Chiarimento necessario
Per la comunità socialista è “importante e significativa la recente ed esplicita posizione critica del sindaco in ordine alla problematica ubicazione dell’insediamento scolastico lungo via Libero Comune, che avvalora ancora una volta quanto da noi sostenuto. L’idea di promuovere un confronto organico e strategico con la Provincia sulle localizzazioni degli istituti superiori è certamente condivisibile. È urgente riverificare subito l’assurdo diniego contenuto nella lettera del Presidente dell’amministrazione provinciale del 9 aprile 2021: interrogato sulla questione ha risposto che non c’erano spazi per prendere in considerazione soluzioni alternative al progetto in itinere. A distanza di quattro anni, sia il progetto che il programma dei lavori, sono ancora indefiniti, per cui qualche sincero chiarimento pare proprio necessario”.
Lungimiranza
L’evoluzione degli eventi “rivela come le idee ispiranti l’apporto dell’area socialista cremasca nelle scelte strategiche di Crema, a distanza di tempo, vengano attuate o rilanciate, a riprova della loro lungimiranza. Spiace registrare il lavorio insistente di quanti oggi vogliono offuscare e cancellare totalmente, anche nel campo del centro sinistra, l’area socialista, che sebbene sia priva di rappresentanti nelle sedi istituzionali, è ancora presente nel territorio e porta avanti, senza essere adeguatamente riconosciuta, idee e proposte significative per la città”.