27-02-2025 ore 12:32 | Politica - Crema
di Rebecca Ronchi

Piano di Zona 2025-2027. Pederzani: ‘i giovani cremaschi al centro delle politiche sociali’

“Il nuovo Piano di Zona 2025-2027 pone i giovani al centro delle politiche sociali”. Presentato ieri sera al consiglio comunale di Crema dall’assessore Anastasie Musumary, è stato approfondito da Nancy Pederzani: “grazie ad un approccio di co-progettazione che ha coinvolto attivamente istituzioni, enti del terzo settore, associazioni e tecnici, restituisce un quadro approfondito di politiche sociali nell’ambito cremasco”. Per i giovani si è scelto di utilizzare “un approccio multidimensionale”.

 

Politiche giovanili e innovazione

“Le politiche giovanili, pur rimanendo politiche trasversali, non sono più sparse in diverse aree, ma racchiuse con focus specifico, intitolato Politiche giovanili e innovazione”. La consigliera del Partito democratico spiega che “dai tavoli di lavoro è emersa chiaramente la necessità di valorizzare maggiormente i giovani. Seppure numericamente meno presenti e meno influenti, devono diventare un punto di attenzione trasversale dell’azione di welfare. In questa direzione appare importante non interpretarli esclusivamente come portatori di bisogni e di problematiche, ma anche come soggetti competenti e capaci di generare delle soluzioni”.

 

Elementi critici

“Crema si conferma un polo di riferimento per i giovani dell’ambito, soprattutto per la concentrazione di studenti che ogni giorno si riversa in città”. Non mancano elementi di criticità, a partire dalla “dispersione scolastica nell’ambito cremasco: si attesta al 12,23%, leggermente superiore alla media regionale (11,9%), con picchi del 20-30% in alcuni piccoli comuni”. Inoltre il numero dei minori seguiti dal servizio tutela è in crescita dal post-Covid, con un incremento di adolescenti che manifestano autolesionismo e disagio psicologico”.

 

Neet e disoccupazione

“Il tasso di Neet, ovvero giovani che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi formativi nella provincia di Cremona è pari al 22,6%, superiore alla media regionale del 17,4%. La disoccupazione giovanile è in aumento, con differenze significative tra le fasce d’età e un impatto particolarmente negativo sull’occupazione femminile che continua a soffrire i contraccolpi dell’emergenza sanitaria che ha amplificato ulteriormente la forbice già esistente in epoca pre-Covid”.

 

Analisi urgente

“Questi numeri – sottolinea Pederzani – ci impongono una riflessione approfondita. È sempre più urgente un’analisi dei fenomeni “a partire dai giovani”, come protagonisti e determinanti dei processi. La diminuzione della popolazione giovane rende ancora più urgente sviluppare politiche di inclusione che facilitino il loro ingresso nei processi sociali ed economici. I giovani in difficoltà non devono essere stigmatizzati. Investire nei giovani significa generare un impatto positivo per l’intera comunità”.

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