“Lo scorso anno il Consiglio regionale della Lombardia ha abbassato i vitalizi degli ex consiglieri del 10% e ha innalzato l'età per poterli percepire da 60 a 66 anni. In sostanza è stata recepita, seppur di molto al ribasso, una proposta del gruppo M5s in Regione, che chiedeva l'annullamento di questo orrendo privilegio di casta”. Così afferma Danilo Toninelli, deputato del Movimento Cinque Stelle, riguardo i vitalizi di alcuni consiglieri regionali, fra cui quello di Gianni Rossoni, sindaco di Offanengo.
Ricorso al Tar
“Non possiamo dirci soddisfatti di questo irrisorio meno 10%. Poca roba ma meglio di nulla. Ma ora andiamo alle note dolenti. Sapete cosa hanno fatto 54 ex consiglieri regionali, tra cui proprio l'attuale sindaco di Offanengo Rossoni? Persone che percepiscono vitalizi mensili a partire dai 60 anni che vanno da 800 a 6.000 euro. Invece che accettare di buon grado la minima decurtazione ad un privilegio schifoso di casta, non hanno digerito la cosa è hanno fatto ricorso al Tar”.
Schiaffo ai cittadini lombardi
“Tra questi, appunto Rossoni – prosegue Toninelli - con un vitalizio di circa 5.000 euro mensili, a cui vanno aggiunti gli oltre 500.000 di tfr percepiti da Regione Lombardia. Io penso che questo gesto del ricorso sia uno schiaffo in faccia a tutti i cittadini lombardi, compresi quelli Offanengo che lo hanno eletto senza votarlo, considerato che era il candidato sindaco dell'unica lista presentatisi alle ultime recenti elezioni comunali e quindi il vincitore certo”.
La fiducia delle istituzioni
“Per tutti questi motivi – conclude il deputato - e soprattutto per il rispetto di chi fatica a farcela perché vive con una pensione minima e di chi, ahimè, ha perso il lavoro o chiuso la sua azienda, in qualità di portavoce M5s e rappresentante territoriale in Parlamento, chiedo al sindaco Rossoni di abbandonare il pianeta dei privilegiati di casta e ritirare il ricorso al Tar. La nostra amata provincia di Cremona ha bisogno anche di gesti come questo per tornare ad avere fiducia nelle istituzioni”.