L’emergenza sanitaria e la chiusura totale di molte attività hanno avuto pesantissimi effetti sulla comunità cremasca. Col Decreto rilancio il Governo ha messo a disposizione di Crema 2,167 milioni di euro. Sulla base dei principi della mozione approvata all’unanimità in Consiglio il 25 maggio scorso e dei contributi dei consiglieri, gli uffici comunali daranno applicazione pratica alle misure di sostegno che si stanno predisponendo in ambito locale. Dopo l’incontro di ieri (oltre ad un commissario per gruppo il dirigente Mario Ficarelli, la funzionaria Bernadette Bossi e l’assessore Cinzia Fontana), nei prossimi 10 giorni la Commissione bilancio del Comune di Crema si riunirà altre tre volte. Entro il 31 luglio – nell’ambito della variazione di bilancio - verrà portato in consiglio comunale il pacchetto complessivo.
Perdita tra i 5,2 o 5,3 milioni di euro
Facciamo il punto sui lavori con presidente della commissione, Gianantonio Rossi: “sulla base della disponibilità dei fondi che arrivano dal governo abbiamo esaminato le varie entrate del Comune: quelle che vengono a mancare o che sono state tagliate dal Coronavirus. In generale gli uffici finanziari stimano una perdita di gettito tra i 5,2 o 5,3 milioni di euro. Ne recuperiamo col Decreto governativo 2,1 milioni”. Nelle riunioni in sala consiliare è iniziata "un’analisi puntuale e dettagliata sulle varie tasse che il Comune incamera: una delle più rilevanti è la Tari. L'orientamento dei commissari e del Comune è questo: chi ha continuato a lavorare anche durante il lockdown pagherà per intero, mentre per chi è stato costretto a chiudere, è stato previsto un abbuono di tre mesi”. Va sottolineato che per quanto possano essere condivise, al momento si tratta di indicazioni. Quindi passibili di impletamentazioni o revisioni. Per la certezza sarà necessario attendere la conclusione del percorso.
Liquidità e convenzioni
Per Rossi è importante ricordare che il Comune è tradizionalmente attento e “tende ad aiutare tutte le categorie e le associazioni. Gli stessi fornitori del Comune l’anno scorso sono stati pagati a 18 giorni dalla presentazione della fattura”. Non solo. “Per quanto riguarda le realtà legate al Comune da convenzioni, cito la Fondazione san Domenico. Il Comune ha già pagato il 60,70% dell’importo annuo, per fornire la liquidità necessaria a pagare dipendenti e non metterli in difficoltà ulteriore. Il Comune è solido. Ha una liquidità di 19 milioni di euro. Ritengo che non avrebbe senso lasciarli fermi in Banca d’Italia, per questo si è cercato di alleviare il più possibile il peso di queste scadenze".
Cosap e ambulanti
Fatta l’analisi delle attività produttive e stabilito cosa fare con la Tari, si è passati alla Cosap: “come da decreto è stata estesa e gratuita per tutte le attività di ristorazione, bar, eccetera. Porterà minori introiti al Comune, circa 130 mila euro. Per quanto riguarda il mercato di via Verdi la Cosap è costituita da due parti: una è il diritto di concessione all’esercizio dell’attività commerciale e l’altra è l’effettiva occupazione nei giorni dell’attività mercatale. Col contributo dei consiglieri, il Comune ha previsto una cancellazione totale per i tre mesi di lockdown, mentre per l’occupazione del suolo pubblico gli ambulanti vengono equiparati alle altre realtà commerciali; si prevede quindi anche per loro una cancellazione del tributo fino ad ottobre”.
Imposta sulla pubblicità
Per quanto concerne l’imposta comunale sulla pubblicità, i ruoli sono tradizionalmente emessi a febbraio e quanto dovuto viene pagato in un’unica soluzione: “anche per loro – spiega Rossi - si sta studiando una formula che in questo caso preveda il rimborso per i tre mesi di lockdown. Non è ancora definita nel dettaglio, ma probabilmente la formula sarà in funzione della grandezza dell’insegna. Per le attività che hanno proseguito l’attività (supermercati, benzinai, alimentari, ferramenta e farmacie…) non è prevista cancellazione o parziale riduzione dell’imposta”. Visto che non esiste in questo ambito la suddivisione per categoria merceologica ma solo in base alla metratura della pubblicità, “verrà probabilmente data facoltà agli utenti di chiedere il rimborso, se sono stati danneggiati dall’emergenza. Saranno gli uffici comunale a valutare la possibilità di accoglimento delle richieste”. Nelle prossime riunioni si parlerà dei contributi alle società sportive e delle associazioni che svolgono una funzione sociale sul territorio. In seguito si passerà alla parte più corposa, ovvero alle esigenze delle famiglie e alle crescenti fragilità in ambito sociale col contributo delle specifiche commissioni.