In serata l'assemblea dei sindaci ha ratificato la delibera di costituzione dell'Area omogenea cremasca. Tra i 64 sindaci presenti in sala, 57 hanno votato a favore, 3 gli astenuti (Annicco, Cappella Cantone, Pieve d'Olmi), 2 non hanno partecipato al voto (Chieve e Monte Cremasco) mentre 2 sono usciti dall'aula prima del voto (Stagno Lombardo e Gerre De' Caprioli). “Una bella giornata – commenta il sindaco di Offanengo e presidente dell'area, Gianni Rossoni – i colleghi sindaci hanno colto l'importanza di avere dei territori organizzati ed uniti. Non vogliamo fare nessuna azione di separatismo ma vogliamo un sano protagonismo dei territori a supporto della politica a livello provinciale”.
Passaggio politico di primaria importanza
Come sottolineato dal sindaco di Crema, Fabio Bergamaschi, “il riconoscimento dell'Area omogenea cremasca dal punto di vista formale da parte della Provincia di Cremona è un passaggio politico di primaria importanza. Consente al Cremasco di superare quelle incertezze normative che sembravano palesarsi per l'interruzione della riforma delle articolazioni territoriali dello Stato. Il fatto che sia passata con una amplissima maggioranza dei sindaci intervenuti è molto significativo, li ringrazio per aver compreso il percorso compiuto dal Cremasco nella logica dell'unità della provincia, articolata in senso federale”.