25-11-2020 ore 20:16 | Politica - Salvirola
di Claudia Cerioli

Medicina territoriale. Marani: 'Asst e Regione promosse, Presst ok. Ora meno burocrazia'

Prosegue la nostra inchiesta sulla medicina territoriale. I sindaci concordano sulla necessità di creare un presidio socio sanitario a Crema ed uno a Rivolta d'Adda. Secondo il sindaco di Salvirola, Nicola Marani, l'esperienza del Covid ha insegnato che i medici di base hanno bisogno di maggiore autonomia. A Salvirola "i contagiati sono stati pochi e l’Asst di Crema ha sempre supportato egregiamente anche il post malattia e tutti coloro che dovevano essere assistiti a domicilio". In paese "operano due medici di base che si alternano in modo da non fare mai mancare assistenza a nessun ammalato. Abbiamo fornito loro un ambulatorio abbastanza spazioso. Posso quindi affermare che nonostante le critiche, Regione Lombardia e l’Asst di Crema si sono comportate molto bene e con competenza durante questa pandemia. Il virus ha comunque messo a nudo alcune criticità sulla sanità territoriale che devono essere risolte”.

 

Evitare la burocrazia

“Io sono d'accordo sul fatto di creare due centri che si occupino di medicina territoriale uno a Crema e l'altro a Rivolta d’Adda anche se rispetto a noi sono un po’ più decentrati. Altra cosa necessaria è quella di dare ai medici di base maggiore libertà  di azione e autonomia anche per quanto riguarda la medicina specialistica. Ad esempio, quando il medico di base prescrive una visita specialistica, il paziente dovrebbe evitare la burocrazia e recarsi direttamente in reparto evitando anche code e assembramenti. Prima della pandemia, i malati di Salvirola venivano accompagnati in ospedale dall’Auser. Con le restrizioni, abbiamo dovuto interrompere il servizio, che riprenderà  comunque appena sarà  possibile. in sostanza, dunque, la medicina territoriale, a mio avviso, si può riassumere in un solo concetto: più autonomia ai medici di medicina generale e meno burocrazia”.

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