“Protezione civile che svuota le vasche della piscina: siamo ai confini con l’assurdo”. Stamattina il capogruppo della Sinistra, Emanuele Coti Zelati, si è recato in piscina per “parlare con alcuni uomini della Protezione civile impegnati da circa una settimana nei lavori di svuotamento delle vasche all’aperto del centro natatorio Bellini”. Operazione che la Sport management non sarebbe in grado di svolgere. Ecco quindi, prosegue Coti Zelati, che “il Comune e la Polizia Locale hanno chiesto ai volontari de Lo Sparviere di intervenire”.
“Prestito a tasso zero”
“Pare che la società per azioni a cui il Comune (per decisione della sindaca Bonaldi che ha tagliato fuori l’assessora alla partita, Cinzia Fontana) ha concesso un “prestito a tasso zero” da 150.000 euro, abbia bisogno dell’aiuto della Protezione civile per fare quello che è previsto in convenzione. Il percorso pare essere stato il seguente: in una riunione tra Sport management, tecnici comunali e sindaca è emersa l’esigenza della Spa di verificare la “disponibilità” dello Sparviere ad intervenire. La richiesta sembrerebbe essere stata poi trasmessa dal Comune alla Polizia Locale e quindi alla Protezione civile. Ma di tutte queste riunioni pare non esserci alcun verbale”.
“Senza troppo rumore”
Secondo l’esponente della Sinistra “è incredibile che si adoperi la Protezione civile per aiutare Sport management a svolgere funzioni che dovrebbe fare autonomamente. Cosa dicono nel palazzo? Niente, tutto procede sperando che non faccia troppo rumore anche perché i malumori all’interno della stessa maggioranza stanno diventando davvero forti. Come giustificare infatti tutto questo? Come è possibile non trovare “strano” utilizzare la Protezione civile in questo modo? Si consideri a quanto pare, molto difficilmente l’impianto potrà riaprire con il 1° luglio perché i tempi tecnici per effettuare tutte le operazioni non ci sono. Si poteva fare di peggio? Difficile”.