L’unità del territorio, una visione solidaristica dei rapporti con le amministrazioni cremasche e la revisione della spesa sociale, con le scelte in capo al comune e i bandi pubblici per l’affidamento di ogni servizio. Ai tavolini del bar Duomo, col comune a far da fondale, Simone Beretta ha presentato stamattina la propria candidatura a sindaco della città. Accompagnato da Gianmario Moro (“non abita a Crema, testimonia la volontà di allargare i confini della visione politica”), Beretta ha sottolineato di essere “un tesserato Cisl” e di avere in serbo “due o tre liste: è una questione tecnica di apparentamento, sarò più chiaro prossimamente. Gli slogan? Quattro, ma vedrete con calma, per quelli c'è tempo”. Prima di delineare strategie e programmi ha chiesto un minuto di raccoglimento, “al di là della fede di ognuno”, per quanto sta accadendo in Ucraina.
Piazza Garibaldi e stadio
Tra i progetti annunciati in caso di elezione, “l’allargamento dell’area pedonale in piazza Garibaldi: doppio senso davanti alla banca, recupero di tutto il resto, con nuovo disegno della pericolosissima ciclabile a zig zag”. L’obiettivo principale “non ripetere gli errori dell’amministrazione Bonaldi, moltissimi in 10 anni: dall’ex tribunale alle tasse”. Ecco, proprio sulle tasse, “non prometto che le abbasserò, ma lo farò sicuramente se avrò avanzo di amministrazione. Cosa che questa giunta non ha fatto, perché non sanno nemmeno spendere. E quando lo fanno lo fanno molto male”. Beretta ha assicurato che farà “un nuovo stadio. Avrebbero dovuto farlo ad Ombriano, al posto della pista d’atletica. Dove lo metterei io? A san Bernardino”.
Sensi unici e parcheggio della Buca
Altro punto portante del programma riguarda “la revisione della viabilità. La messa in sicurezza delle ciclabili, lo spostamento del tracciato del sottopasso ciclopedonale, perché come vuole farlo la giunta Bonaldi andrà a deturpare il viale santa Maria, creando anche pericolosi incroci con chi esce da via Gaeta”. Nella stessa zona, “io raddoppierei il parcheggio della Buca”. Sulla scorta di quanto fece da assessore ai lavori pubblici della giunta Bruttomesso, “metterei molte strade a senso unico, allargando le ciclabili e mettendo in sicurezza i passaggi”. Chiudiamo con la piscina e la casa di comunità: “la prima dovrebbe tornare ad essere gestita dal comune, con una società comprensoriale forte e veramente al servizio dei comuni del territorio, la seconda la sposterei in via Manini. I servizi sociali? Semplice, al posto delle carceri, che provvederei a sistemare immediatamente”.