24-11-2020 ore 20:20 | Politica - Izano
di Claudia Cerioli

Medicina territoriale: Secondo Tolasi 'serve un ospedale nuovo, senza scale né barriere'

“Nella vita accadono eventi che a volte non si possono comprendere, ma ci rendono maggiormente consapevoli di quali sono le cose importanti della vita. La salute è al primo posto. La pandemia ci ha aperto gli occhi e ci ha segnato in modo tale che non saremo mai più quelli di prima”. La nostra inchiesta sulla medicina territoriale cremasca coinvolge oggi il sindaco di Izano, Luigi Tolasi: “nel documento presentato da Casorati e Bonaldi è stato messo nero su bianco quello che tutti vorrebbero. La medicina locale va riorganizzata, ma non si sa ancora come. Certo è che, alla luce anche dell’emergenza Covid, probabilmente certi interventi all’ospedale di Crema non si sarebbero fatti, come il rinnovo della facciata esterna, per destinare risorse per altro e non intendo il presidio nell’ex tribunale. Questa struttura è infatti obsoleta e piena di barriere architettoniche. La mia idea sarebbe quella di destinare la maggior parte delle risorse possibili nell’individuazione di un’area e realizzare una struttura tutta su un piano dove i medici possano collaborare tempestivamente senza doversi cercare da un piano all'altro. Si risparmierebbero energie e tempo”.

 

Ospedale nuovo a pianterreno

“La mia ipotesi vede anche un pronto soccorso da mille metri quadrati minimo, così da avere i dovuti distanziamenti e non incorrere in ulteriori patologie. Il pronto soccorso pediatrico poi è piccolissimo. È quindi facile, soprattutto per i neonati con pochi anticorpi, contrarre virus da altri. Scrp ha un progetto da quattro milioni di euro per costruire forni crematori. Ma è utile? No. Sarebbe meglio investire questi soldi per realizzare una struttura sanitaria nuova, più grande, facilmente accessibile e più moderna, anche perché la popolazione, nel corso degli anni diventa sempre di più e più longeva. Non si può pensare a degli ambulatori moderni in strutture obsolete come l’ex tribunale o il santa Marta di Rivolta. L’ospedale nuovo dovrebbe funzionarecon un impianto fotovoltaico tale da garantire energia agli impianti e alla cucina, senza dimenticare il riscaldamento a pavimento. Bisogna ragionare su lungo termine”.

 

Ambulatorio ampio con parcheggio

Restando in tema ‘sanitario’ Tolasi rende pubblico che a breve inizieranno i lavori per la realizzazione di quattro ambulatori in uno stabile di via Crema. Presteranno servizio i due medici di base attuali, più un terzo che sarà indivisuato prossimamente, il pediatra e il servizio infermieristico. Tre le ragioni che hanno spinto l’amministrazione a scegliere questa posizione, esterna rispetto a quella dove attualmente risiede l’ambulatorio. “È uno spazio più ampio e un edificio veloce da riqualificare, perché la struttura portante c’è già. Sono da rifare l’impianto di riscaldamento e condizionamento. Inoltre è nei pressi di un ampio parcheggio. Normalmente chi ha bisogno del medico non si reca a piedi, va in macchina. Specie chi necessita del pediatra. Per completare l’opera ci vorranno circa due mesi. La spesa è di 100 mila euro”. 

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