24-10-2015 ore 15:29 | Politica - Crema
di Angelo Tagliani

Crema. Campus di San Bartolomeo, il centrodestra torna alla carica e attacca il Comune. La replica di Piloni

Il centrodestra è tornato a discutere del Polo scolastico di San Bartolomeo che secondo Massimiliano Salini, ex presidente della Provincia e oggi parlamentare europeo, “era un progetto ambizioso volto ad assicurare alla comunità cremasca uno sviluppo dell'edilizia scolastica senza precedenti e tale da raggiungere i livelli tra presidi educativi e reddito pro capite più alti in Regione Lombardia. Era un progetto nato bene, studiato nei dettagli, capace di ridisegnare l'offerta e gli spazi delle scuole in tutta la città, così da garantire un efficientamento complessivo, a favore degli istituti, del corpo insegnati, delle famiglie e soprattutto dei ragazzi”.

 

Capricci

“Purtroppo a causa dei capricci della politica, e in particolare di questa amministrazione comunale – prosegue Salini – il processo è stato non solo rallentato, ma anche sospeso, utilizzando le più svariate argomentazioni. A distanza di tre anni scopriamo che si trattava di una iniziativa di pregio, capace di posizionarsi al primo posto nelle classifiche di Regione Lombardia, al punto da essere premiata all'interno di un bando che vede congiunte l'azione della Regione e dello Stato. Un progetto imponente, che già ora avrebbe potuto essere operativo”.

 

Economie di scala

Sul medesimo argomento Simone Beretta e Laura Zanibelli, di Forza Italia ed Ncd “continua ad essere meglio e più razionale un campus scolastico in via Libero Comune che uno nell’ex Valcarenga. Solo in questo caso si producono economie di scala certe. Realizzato il primo lotto la scuola Media Vailati, come da convenzione, si sposterebbe nelle ex magistrali, il che equivale ad avere risolto definitivamente un problema sul tappeto da tantissimo tempo. Quello era un elemento importante della convenzione, fondamentale e discriminante per la cessione di un’area del comune alla Provincia di 30.544 mq per un valore di quasi 1.800.000 euro ridotti a circa un milione di euro per detrazione degli interventi che la Provincia aveva a suo tempo effettuato nelle ex Magistrali, attualmente sede di uno dei licei del classico pari a circa 800.000 euro”.

 

Cattedrale nel deserto

Per Zaninelli e Beretta, “l’immobile della Charis non è mai stata e non è l’unica cattedrale nel deserto in Crema. Lo sono stati per lungo tempo la Pan Electric, ora Porta Nuova, lo è ancora l’attuale area della ex Ferriera, la ex Canavese piuttosto che la tripperia Boschiroli, la ex Shelfer piuttosto che la ex Everest o parte dell’ex Olivetti o la Pierina o l’ecomostro di via Indipendenza. Oggi si è aggiunto il Tribunale rispetto al quale si sta perdendo troppo tempo quando la soluzione potrebbe essere dietro l’angolo e a portata di mano. Cosa si nascondeva dietro tanto interesse della sinistra a salvare quell’immobile per nulla idoneo per una scuola pubblica? Certamente il senso di colpa di non aver consentito a suo tempo la realizzazione di una scuola paritaria di fronte all’ospedale preferendo mantenerla come un’area di interscambio salvo poi trasformarla in un’area residenziale”.

 

Struttura finanziaria

Di contro per Matteo Piloni, il Polo Racchetti è da considerare “un progetto che aveva però una struttura finanziaria insostenibile, nella quale la provincia avrebbe dovuto corrispondere al fondo Eridano, ad opera ultimata, un corrispettivo a titolo di canone di locazione di circa 750.000,00 euro/anno, per un periodo non inferiore a 25 anni. A dimostrazione quindi che i soldi non ci sono mai stati”.

 

Il milione alla scuola di Cielle

“A questo aggiungiamo il fatto che Regione Lombardia, a guida Formigoni, mentre tagliava drasticamente le risorse alle scuole pubbliche anche in provincia di Cremona, ha deciso invece di finanziare con un milione di euro la Fondazione Charis per realizzare la sua scuola privata. Da qui la necessità di ricercare finanziamenti. Ricerca che non è stata ostacolata, evidentemente, visto il risultato che, ora, dovrà essere inserito in una graduatoria nazionale, ma che pone buone basi per un ottenimento dei fondi. Tale possibilità è una buona notizia per la città, e su questo nessuno può dirsi contrario”.

 

Finanziamenti Bei

Secondo Piloni “va ricordato inoltre che a ridosso dell’estate, sia il progetto del Polo Racchetti che il progetto di recupero della scuola di CL sono stati inseriti, su volontà dell’amministrazione comunale di Stefania Bonaldi, nei finanziamenti Bei, con l’obiettivo di mantenere i due progetti nelle possibilità di finanziamento nella programmazione triennale per l’edilizia scolastica. Ringrazio comunque l’onorevole Massimiliano Salini che, nonostante gli impegni europei, riesce a dedicare attenzione alla nostra città. Se oltre a queste attenzioni mettesse lo stesso vigore per provare a risolvere i problemi creati insieme ai consiglieri Beretta e Zanibelli (compreso il milione di euro che oggi la regione chiede indietro al Comune!), invece che sfogarsi contro quelli che oggi stanno provando a trovare soluzioni, son certo che la città apprezzerebbe di più”.