Un magazzino interrato, uno spazio per attività commerciali e ambulatori al servizio del quartiere di Crema nuova. La superficie totale è di 460 metri quadrati (355 coperta): avrà un interrato, un piano terra e un primo piano, con altezza massima di 7,5 metri. Sarà un edificio Nzeb, acronimo di Nearly zero energy building: significa che avrà “un consumo energetico quasi pari a zero”. L’Afm ha presentato in Commissione garanzia il progetto di riqualificazione della palazzina di via Samarani. Non inserita nelle linee guida del consiglio comunale del 1 febbraio 2018, il sindaco Stefania Bonaldi ha definito “un’opportunità” la realizzazione a piano terra di un’area commerciale.
Progetto preliminare
Ribadendo più volte che si tratta di un “progetto preliminare” il presidente Agostino Guerci e il consigliere del Cda Antonio Geraci hanno illustrato una serie di slide ai commissari (per la minoranza presenti solo Simone Beretta e Manuel Draghetti, per la maggioranza Marcello Bassi, Francesco Lopopolo, Anna Acerbi e Tiziana Stella). Il bando è stato curato da Consorzio.it: su 33 architetti selezionati, è stato scelto A&I Progettazione Integrata, un Consorzio Stabile di Brescia.
Magazzino interrato
La “riqualificazione totale” dell’immobile prevede la realizzazione di un magazzino interrato centralizzato al servizio delle farmacie municipali. Per i referenti dell’Afm aumenterà le capacità organizzative e in particolare la sicurezza e diminuirà “il problema dei farmaci sospesi”. Al piano terra (170 metri quadrati, ingresso principale da via Gramsci, secondario da via Pesadori) è previsto lo spazio commerciale: “le eventuali divisioni interne – ha spiegato Guerci – saranno dettagliate in seguito. Al momento è previsto un unico spazio commerciale di circa 120 metri quadrati”. Al primo piano la sede dell’Afm (80 metri quadrati), ambulatori e spazi al servizio della comunità.
La farmacia di via Cappellazzi
Particolarmente interessante questo passaggio inserito nella presentazione: “La previsione di locali commerciali potrebbe utilmente in futuro consentire di mettere a reddito tali spazi, con beneficio per Afm, ovvero consentire nuove valutazioni rispetto al possibile spostamento della farmacia di via Capellazzi, ipotesi a suo tempo scartata da questa azienda, ma che alla luce dei mutati eventi (apertura farmacia di santa Maria che indubbiamente ha assorbito parte della clientela di via Capellazzi e margini ridotti per l’evoluzione delle politiche farmaceutiche nazionali) potrebbe un domani essere nuovamente presa in considerazione”.
Investimento e tempi
Complessivamente si tratta di “un investimento di 650 mila euro da coprire in 15 anni”. Secondo le proiezioni presentate da Guerci e Geraci si tratta di 50 mila euro annui. L’affitto dello spazio commerciale consentirebbe di ‘ripagare’ l’esborso, offrire servizi al quartiere, razionalizzare gli spazi dell’azienda e riqualificare l’immobile: “Afm (che ogni anno gira al Comune l’80% degli utili) aumenterebbe il proprio valore patrimoniale. Il 100 per cento dell’investimento verrebbe effettuato con risorse proprie”. Replicando ai dubbi dei commissari di minoranza sull’area commerciale, Geraci ha spiegato che potrebbe essere realizzata una manifestazione d’interesse. Le destinazioni più accreditate paiono essere “attività ambulatoriali o associative”.